L’allarme è già suonato

Quattordici domande “pesanti” per il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale. Le pongono i dipendenti dell’agenzia di formazione professionale Apro Alba-Barolo.

Un’assemblea indetta dalle rappresentanze sindacali aziendali di Cgil, Cisl e Uil è sfociata in una preoccupata presa di posizione, con la richiesta ai rappresentanti della compagine sociale di un incontro con il personale. In effetti, la scuola di via Castelgherlone non vive un periodo facile.

Mentre il procuratore della Repubblica Domenico Manzione ha appena chiesto il rinvio a giudizio per alcuni ex responsabili dell’istituto di formazione per pesanti ipotesi di malagestione riguardanti gli anni passati, è stato approvato nelle scorse settimane il nuovo bilancio, dal quale emergono un quadro niente affatto roseo e molte polemiche.

Allarme ad Apro

Erano stati il sindaco Maurizio Marello e poi l’assessore alle finanze del Comune di Alba – socio di Apro formazione – Franco Foglino a esprimere, prima dell’incontro dell’assemblea per il via libera al rendiconto, la preoccupazione per la situazione finanziaria dell’istituto e, in particolare, per l’investimento sul castello di Barolo, dove Apro ha decentrato la nuova sede dei corsi alberghieri. E che il tema sia centrale è fuor di dubbio, visto che emerge più volte anche dalle domande che i dipendenti rivolgono al Consiglio di amministrazione, al quale chiedono di dettagliare costi, ricavi e responsabili dell’investimento, esprimendo preoccupazione per il risanamento del deficit di bilancio.

Gli addetti di Apro spiegano di avere timori per il posto di lavoro, anche alla luce della serie di dimissioni verificatesi nei mesi scorsi e della nuova mancanza di un direttore, di un efficace piano industriale e di strategie per superare il momento. Ma, se i problemi di budget, aggravati pure dalla lentezza con cui vengono trasferiti dalla Regione i fondi legati ai corsi di formazione, paiono farla da padroni, emerge, in questo frangente, anche il nodo di Apro servizi, di cui Apro formazione è socio unico. Si vocifera che il bilancio della società presieduta da Piercarlo Rovera sia in rosso e i dipendenti si interrogano su chi ripianerà la perdita.

In attesa delle risposte del Consiglio di amministrazione, prende posizione il Pdl albese. Il coordinatore Domenico Boeri: «Poiché il Comune è socio di Apro e deve avere a cuore le sue sorti, sarebbe opportuno che all’interno del Cda fosse presente un rappresentante di piazza Duomo (di Giunta o di Consiglio), così come avveniva in passato. Per Apro il campanello d’allarme è già suonato più volte».

m.g.o.

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