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Asta del Barolo: l’incasso ha sfiorato i 40 mila euro

Ricky Tognazzi, Edoardo Raspelli e Simona IzzoHa sfiorato i 40 mila euro di incasso la dodicesima edizione dell’asta del Barolo, svoltasi domenica al castello “Falletti” e in collegamento via satellite con Singapore e Hong Kong. I trentasei lotti di Barolo di annate e produttori diversi (dal glorioso 1961 di Oddero al 2007 di Gianni Gagliardo) hanno permesso di incassare 39.320 euro, che andranno a sostenere la Don Bosco Hotel and school di Sihanouk Ville, in Cambogia, scuola alberghiera per giovani orfani o poveri gestita dal missionario salesiano Roberto Panetto, nativo di Ceresole.

A condurre col consueto mestiere e molta energia un’asta durata oltre tre ore (tante, forse troppe) è stato Giancarlo Montaldo, affiancato da alcuni ospiti d’onore come Ricky Tognazzi e Simona Izzo, i giornalisti Edoardo Raspelli, James Suckling e Federico Quaranta e il direttore di Radio uno Antonio Preziosi.

A Barolo sono stati incassati 16.510 euro, a Hong Kong 11.560 e a Singapore 11.250. Nel “tempio dell’enoturista” è rimasto anche il lotto più pregiato, dedicato all’unità d’Italia, formato da 12 bottiglie di Barolo 2006 di 12 produttori differenti, acquistato per 4 mila euro dall’avvocato Gabriele Pipicelli, di Verbania. Un lotto “gemello” verrà donato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un modo per ribadire, al di là delle operazioni di marketing avviate di recente a Montalcino, che il vino – simbolo dell’unità d’Italia è il Barolo. Tra gli altri lotti, gli incassi maggiori sono arrivati dalle 12 bottiglie di produttori monfortesi acquistate a Hong Kong per 2.200 euro, dai due doppi magnum da 3 litri ciascuno di Paolo Scavino, comprati a 2.600 euro da alcuni nottambuli di Singapore, quando a Barolo erano le 16.30 passate e in Asia era quasi lunedì.

Corrado Olocco

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