Vittime in aumento: il racconto di Raffaele Guariniello

L’araldo della lotta all’incidentalità stradale è Raffaele Costa: l’Onorevole da anni impegnato in campagne di sensibilizzazione e prevenzione grida l’allarme dal palco della sala Giovanni Falco del Centro incontri della Provincia di Cuneo: «Dopo andamenti positivi consequenziali, il numero di vittime della strada è tornato a crescere nell’ultimo anno. La panoramica provinciale è eloquente: siamo passati dalle 138 vittime del 1998 alle 105 del 2004, fino alle 59 del 2009. Nel 2010 il totale ammonta a 68». Un dato che dovrebbe rammentare agli amministratori «la priorità di garantire la sicurezza, di combattere un fenomeno che incarna un problema della nostra società».

Raffaele Guariniello
Raffaele Guariniello

Un altro big, noto alle cronache nazionali per la sua competenza giuridica, scende in campo per denunciare il mercato del dolore provocato dall’incidentalità stradale, in particolare quella causata dagli autotrasporti, ossia da gente che sull’asfalto ci lavora. È il procuratore torinese Raffaele Guariniello a parlare: «Il primo esempio riguarda un datore di lavoro incriminato di omicidio colposo per non aver controllato lo stato degli pneumatici del mezzo di un suo dipendente, a cui era stata affidata una consegna. Una delle ruote era diversa dalle altre. Il conducente a metà tragitto ha perso il controllo della vettura e ha causato tre morti ».

Un altro esempio coinvolge un altro datore di lavoro anch’egli condannato per omicidio colposo «per aver caricato il mezzo del dipendente con oltre quattromila chili di materiale, mentre la capacità di sopportazione della vettura superava di poco i mille. Uno pneumatico è scoppiato lungo la strada, il veicolo è caduto per circa 12 metri uccidendo il conducente».

L’ultimo dramma raccontato da Guariniello riguarda la condanna per chi non ha fornito sufficienti indicazioni tecniche al dipendente riguardo al carico trasportato: in una curva il mezzo è sbandato e ha provocato la morte del guidatore.

Il Magistrato narra storie per esemplificare. Poi dipinge una situazione «in cui gli obblighi dei datori di lavoro, specialmente nella gestione della sicurezza sui trasporti notturni, sono ampiamente disattesi». I problemi sono molteplici, primo fra tutti quello delle sostanze alcoliche: è necessario allestire «un’organizzazione della vigilanza », per prevenire, evitando tragedie.

m.v.

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