Il Comune si oppone al fotovoltaico

Non è ancora la mossa che dà scacco matto al progetto di parco fotovoltaico di località San Martino, ma il pronunciamento del Consiglio comunale di giovedì scorso è una vittoria per gli oppositori dell’impianto. L’assemblea civica ha infatti detto no (con l’astensione dell’opposizione) all’installazione di pannelli solari su un’area di oltre 15 ettari. Soddisfatti per il pronunciamento comunale gli esponenti dell’Osservatorio del paesaggio di Langa e Roero, presenti tra il pubblico, che sottolineano come l’Amministrazione civica abbia rivisto le proprie posizioni. «È un buon risultato e siamo soddisfatti. Eravamo intervenuti sulla questione avviando una raccolta di firme e la popolazione si è espressa in modo chiaro. L’impianto, previsto in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico, sarebbe stato uno scempio dal punto di vista paesaggistico», hanno commentato gli esponenti dell’osservatorio.

Il sindaco Carlo Rosso spiega così la scelta del Consiglio: «Si tratta di una decisione presa dopo un’attenta riflessione. Non è da tutti i giorni vedere un investimento del genere nel nostro paese e ciò ha richiesto grande attenzione da parte nostra, ma siamo convinti che la difesa del territorio sia superiore alle ricadute economiche».

Il no del Comune non chiude ancora la questione, ma, come sottolinea il Sindaco, «è un atto di indirizzo politico, che rispecchia la volontà dell’Amministrazione».

Il parere del Consiglio ha spiazzato l’azienda intenzionata a realizzare l’impianto (la B&O Projects di Villanova, Mondovì) che ha diffuso una nota nella quale l’amministratore Domenico Bresciano osserva: «Il Comune il 22 gennaio 2010 concedeva alla nostra società la possibilità formale di avviare la progettazione delle opere necessarie per l’installazione dell’impianto. Ora, con rammarico prendiamo atto che ilComuneha deciso di non approvare ciò a cui ha dato l’appoggio. Al paese sarebbero state garantite risorse economiche derivanti da imposte e convenzioni che avrebbero portato nelle casse comunali circa 200 mila euro all’anno per 20 anni. Il progetto è già in fase autorizzativa, i terreni sono nella piena disponibilità del proprietario e, nonostante l’inspiegabile atteggiamento dell’Amministrazione, l’iter proseguirà nella Conferenza dei servizi».

La nota dell’azienda segnala anche che il 4 e 5 aprile sono state raccolte in paese 123 firme di abitanti a favore dell’iniziativa e prosegue: «Il progetto ha subìto una modifica a seguito della verifica di impatto ambientale evidenziata dalla Provincia. Il lavoro che verrebbe fatto nella parte alta del vallone dove dovrebbe sorgere parte dell’impianto fotovoltaico regimerebbe l’acqua proveniente da 80.000metri di terreno in una parte più sicura. Tutto questo, evidentemente, non è stato preso in considerazione dall’Amministrazione. Inoltre la zona è altamente stabile a seguito di indagini e sopralluoghi di geologi professionisti».

Gli oppositori del progetto sottolineano che serviranno pali di 9 metri per “ancorare” i pannelli, mentre secondo l’azienda «l’intervento prevedrebbe un consistente miglioramento della sicurezza e della stabilità per i lavori di consolidamento previsti e l’impatto ambientale sarebbe estremamente ridotto per l’utilizzo di tecnologie che non prevedono uso massiccio di cemento. Il “treno del fotovoltaico” sta passando da Monesiglio, ma purtroppo il Comune lo sta perdendo, con tutte le conseguenze che ne deriveranno».

La B&O Projects ha presentato un progetto analogo a Montezemolo, Comune la cui Amministrazione per ora ha tenuto, come scrive l’azienda, un atteggiamento più “collaborativo”.

Corrado Olocco

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