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La notte dei Canté j’euv

Tutto pronto a Sanfré per l’undicesima edizione di Canté j’euv di sabato 16 aprile.


Balli tradizionali in piazza

 

Dalle 20.30 chiusura totale al traffico delle vie centrali che si animeranno al ritmo dei canti e balli della tradizione popolare, mescolati ai profumi della cucina e dei vini del Basso Piemonte.

Sarà festa grande fino a tarda notte e oltre, visto che numerosi gruppi di irriducibili allestiranno una sorta di mini tendopoli per non perdersi nemmenoun minuto della riedizione dell’antica questua delle uova.

Undicesima edizione in cui il comune di Sanfré e il paese organizzatore, Guarene, puntano a frantumare ogni record di presenze. Un primato è già caduto, quello che riguarda il numero dei gruppi presenti: furono 34 nella piovosa edizione 2010, a Ceresole, saranno 44 nel 2011. Dalla lontana Casalcermelli, alle vicine Racconigi e Bra fino alla Pro loco di casa, sarà rappresentata buona parte del Basso Piemonte. Tra gli “stranieri” non ci sarà solo la provincia di Alessandria; a tenere alta la bandiera della provincia di Torino sarà il rumoroso gruppo spontaneo di Carmagnola, tre i gruppi dell’astigiano, tra cui quello della “roerinissima” Cisterna.

 

Sfilata

Il gruppo priocchesse J’amis ’dij ausin durante la scorsa edizione dei Cantté j’’euv.

L’edizione 2011 ha in sé tutte le premesse per entrare nella storia di una manifestazione. Innanzitutto perché il territorio sanfredese, pianeggiante, sarà accessibile a tutti. Secondo perché sarà un’edizione pulita e sicura (bandite le stufe a gas per il riscaldamento delle vivande, a favore di elettricità e legna).

La sfilata partirà da via Milano per concludersi in piazza Dezzardo in un suggestivo percorso ad elle. Agarantire la sicurezza di tutti i presenti, oltre cento membri della Protezione civile del paese ospitante e dei Comuni limitrofi.

Sarà un’edizione dei primati e delle novità, anche se il traguardo più bello, confessano da Guarene e Sanfré, sarebbe battere il record più importante: quello della solidarietà. Ogni anno la manifestazione si lega infatti a una iniziativa umanitaria. Se nell’edizione passata si raccolsero oltre 10 mila euro in favore della popolazione di Haiti, gran parte del ricavato delle questue dell’edizione 2011 sarà devoluto al Cav, Centro di aiuto alla vita di Bra che, dal 2001, usufruendo del contributo finanziario regionale, ha attivato casa Letizia, una struttura di accoglienza per gestanti in difficoltà.

Il 31 dicembre 2010 è scaduto il contratto di affitto dei locali che il Cav ha utilizzato finora e la proprietà non ha concesso il rinnovo, per cui l’associazione è alla ricerca di nuovi locali e fondamentali potrebbero essere le offerte raccolte dai vari gruppi. Perché la festa non sia fine a se stessa, ma si sublimi nell’aiuto ai più deboli.

Marcello Pasquero

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