Pannelli solari in corso Asti: sperimentazione chiusa

Da mesi sono stati smantellati i pannelli fotovoltaici a terra che per anni hanno preso posto in un appezzamento di corso Asti, all’ingresso della città. Frutto di una sperimentazione sviluppata dall’azienda Viberti power a partire dal 2001, terminato il periodo di sperimentazione i pannelli sono stati tolti e quel terreno rimane ora vuoto. Abbiamo chiesto al titolare dell’azienda, quali sono stai i risultati della sperimentazione: «L’esperimento è servito per studiare un prodotto da implementare in realtà più grandi. È stato un impianto ad altissima efficienza tecnologica, a inseguimento solare, che oggi potremmo utilizzare assieme alle tecniche agrarie. Peccato che la Giunta comunale non sia intenzionata a investire nella ricerca. Non abbiamo continuato con i pannelli perché le scelte politiche dell’Amministrazione ci hanno fatto capire che le nostre ricerche sul fotovoltaico a terra non sono ben accette: c’è disinteresse e per questo siamo stati costretti ad abbandonare».

Alla domanda se è condivisibile o meno il fotovoltaico a terra, Viberti ha risposto: «I nostri impianti occuperebbero solamente il3% di terreno agricolo: una quantità irrisoria ». Quindi cosa faranno di quell’appezzamento oggi vuoto? «Ci costruiremo una palazzina di controllo di tutte le nostre sedi».

Nella discussione interviene il sindaco Maurizio Marello: «Noi abbiamo recepito le direttive regionali, condivise dalla maggioranza delle amministrazioni comunali. In più siamo convinti di aver preso una decisione responsabile perché ambiente, paesaggio ed economia sono settori che devono confrontarsi sempre di più. Quella in particolare è una zona industriale quindi non ci sono vincoli ambientali, si possono fare le dovute pratiche in Provincia. Detto questo, noi siamo per l’installazione di pannelli su terreni non agricoli e superfici già compromesse».

Maurizio Bongioanni

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