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Rinasce la “scala santa”

Sono cominciati i lavori per il recupero della cosiddetta “scala santa”, un antico percorso di collegamento tra la cappella campestre di Santa Libera e quella di San Bovo. Una trentina di volontari, coordinati dai consiglieri comunali Alessandro Negro, Franco Bosca, Luca Tosa e dal responsabile del Gruppo di Protezione civile Adriano Monti, hanno lavorato per un giorno intero per recuperare il celebre itinerario immerso tra i boschi e le vigne cossanesi. Mentre la Protezione civile realizzava un ponte di quattordici metri per l’attraversamento del rio Chiappea, gli Alpini e gli altri volontari ripulivano il sentiero che risale la collina di Santa Libera. Suggestiva è stata la scoperta della scalinata originale, costruita tanti anni fa con il posizionamento di un centinaio di gradini in pietra naturale. «Sono rimast
o sorpreso sia dal numero di volontari presenti, uniti dalla voglia di adoperarsi per uno progetto di riscoperta di un pezzo di storia cossanese, sia e soprattutto per la quantità di lavoro realizzata», ha detto il sindaco Mauro Noè, aggiungendo: «Sono molti gli abitanti che vogliono partecipare al finanziamento dei lavori di ripristino del sentiero, oltre a due aziende locali (una cossanese e l’altra di Santo Stefano Belbo) i cui titolari hanno ricordi della loro infanzia legati a questa “scala” che evocava mistero e desiderio di imprese eroiche, perché utilizzata dai partigiani durante la Resistenza ».

 

La scalinata originaria in pietra

La scalinata originale in pietra

 

L’Amministrazione comunale intende successivamente segnalare tutto il percorso con un’adeguata segnaletica, installando anche due pannelli informativi all’inizio e alla fine del sentiero su cui verranno riportati una cartina territoriale, la breve storia della “scala santa”, il nome di tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di recupero, i privati cittadini e le aziende che, in qualsiasi forma, hanno finanziato l’opera. Il sentiero, nel tratto verso la collina di San Bovo, consentirà anche la visita di un particolare crutin e di un casolare in cui i partigiani capitanati dal mitico comandante Poli tenevano le munizioni. Per la conclusione dei lavori, i volontari sono nuovamente convocati per la mattinata di sabato 30 aprile, quando saranno messi in sicurezza il ponte e il sentiero tra vigne e boschi.

Fabio Gallina

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