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La Bcc di Cherasco lancia obbligazioni benefiche

Il cantiere dell'ospedale di VerdunoUna nuova visione etica del mondo della finanza è stata lanciata dal Credito cooperativo di Cherasco e dalla Fondazione nuovo ospedale Alba-Bra. I correntisti della banca cheraschese («ma aprire un nuovo conto non ha costi come la tenuta del conto», spiega Giovanni Bottero, direttore della banca), possono acquistare, fino alla fine di luglio, le obbligazioni per il nuovo ospedale che garantiranno per tre anni un interesse del 3,25% lordo (che tolte le tasse ammonta al 2,85% netto) al sottoscrittore, mentre uno 0,5% aggiuntivo verrà versato dalla banca alla Fondazione per il nuovo ospedale.

In “soldoni” la banca punta a emettere almeno 10 milioni di euro di tali obbligazioni che garantiranno un bonus per la Fondazione di circa 40.000 euro per ognuno dei tre anni in cui il titolo sarà fruttifero. «Si tratta di uno strumento innovativo ed etico», spiega Bottero. Legare un’obbligazione alla donazione di parte degli utili in beneficenza non era mai stato fatto prima.

«D’altronde la Banca di Cherasco ha sempre creduto nel nuovo ospedale, è socio delle Fondazione e ha già contribuito al progetto Adotta una stanza coprendo i costi dell’arredamento del reparto di terapia intensiva cardiologica di Verduno». L’obiettivo di vendita delle obbligazioni è ambizioso, ma il tasso di rendimento superiore a quello garantito dall’attuale mercato finanziario e la semplicità del titolo («si tratta di un prestito che il cliente fa alla banca, senza legami con indici finanziari e senza aggiunta di altri strumenti », sottolinea Bottero), rendono fiduciosa la Bcc che è pronta a far salire l’ammontare totale del prestito a 30 milioni di euro.

L'ospedale di Verduno in costruzioneElisa Miroglio, presidente della Fondazione nuovo ospedale, trattenendo ospiti, bancari e giornalisti nel cantiere di Verduno, nei pressi di quello che sarà l’ingresso all’ospedale, è entusiasta: «Le iniziative che la Fondazione ha finora intrapreso stanno dando buoni risultati e in tre anni abbiamo già raccolto dieci dei quindici milioni di euro che servono per arredare e dotare di attrezzature all’avanguardia l’ospedale. Siamo però sempre alla ricerca di nuove idee e nuovi strumenti ed è una grande soddisfazione vedere nascere questo prestito etico, che abbiamo sviluppato nel corso dell’ultimo anno rendendo realtà un’idea che in tanti avevano dato come irrealizzabile. Sarà il motore che spingerà i singoli a essere protagonisti di questo ambizioso collettivo ». E i sottoscrittori ne trarranno un beneficio, sotto forma di interesse.

Giulio Segino

Foto di Severino Marcato

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