Pane e ortaggi per aiutare i più poveri

SolidarietàL’idea circolava da tempo tra gli amministratori braidesi e la questione delle decine di quintali di cetrioli prodotti negli orti bradesi e risultati invenduti per la psicosi (infondata) legata al “batterio killer” ha dato il via alla realizzazione di un progetto: raccogliere alimenti commestibili, ma per questioni di mercato destinati alle discariche, e distribuirli a persone bisognose.

Il progetto ha un titolo semplice, ma significativo: “Lotta alla povertà” e coinvolge le principali associazioni di categoria di commercianti e coltivatori diretti, insieme al mondo del volontariato cittadino. Lo scopo è quello di fronteggiare le situazioni di disagio economico che colpiscono le famiglie del territorio braidese.

A Bra sono centinaia le famiglie che settimanalmente si rivolgono alla Caritas per ottenere generi alimentari. Le persone che, tre volte alla settimana, si mettono in fila per avere una “borsa alimentare” aumentano continuamente e sono sempre più gli italiani a ingrossare la coda. Nel centro Caritas di via Audisio operano mediamente una quindicina di volontari che, nei giorni più frequentati, possono superare i venti. Già oggi la quantità dei prodotti alimentari annualmente distribuiti alle famiglie in difficoltà ammonta a 100.000 chilogrammi.

Il progetto prevede una molteplicità di azioni complementari tra loro, con l’obiettivo comune di ridurre e limitare il disagio economico che colpisce anche alcune famiglie di Bra, spingendole verso la soglia limite della povertà.

«Una delle prime azioni previste dal progetto, che vede l’impegno congiunto di Ascom, Coltivatori diretti, Caritas e associazione San Giovanni, consiste nel verificare l’esistenza di eventuali eccedenze di produzione da parte di panificatori e orticoltori braidesi, per attivare, in collaborazione con la Caritas, sistemi di raccolta delle derrate e di distribuzione delle stesse alle famiglie che vivono in condizioni di povertà», spiega il sindaco Bruna Sibille.

Un modo per ridurre lo spreco e stare dalla parte di chi ha bisogno e trovare un punto di equilibrio tra chi ha troppo ma non riesce a collocarlo sul mercato e coloro che non hanno nulla.

Per l’assessore alle politiche sociali Giovanni Fogliato è utile rimarcare «il senso di collettività che sta dietro questa iniziativa. Sappiamo quanto le immagini della distruzione delle derrate alimentari eccedenti ferisca la sensibilità di ognuno. Ciò soprattutto quando conosciamo la realtà di persone, anche a noi vicine, che faticano ad arrivare a fine mese. Per questo collaboriamo con favore con le realtà del sociale che più sono impegnate all’interno della nostra comunità per fronteggiare il rischio povertà, così come abbiamo constatato con piacere la collaborazione dei produttori cittadini».

Diego Lanzardo

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