Libri a prezzo d’oro

Il “Codacons” ha calcolato un incremento della spesa-libri per famiglia pari a oltre otto punti percentuali

A gettare ansia sull’inizio d’anno scolastico, perlomeno dalla prospettiva delle famiglie, è il fantasma del caro-libri.

Secondo le stime del sito Studenti.it il 76 per cento degli alunni comprerà i testi ai mercatini dell’usato. Eppure, l’inchiostro di “seconda mano” non garantisce risparmi sull’intera spesa: com’è noto, di anno in anno, le tipologie si aggiornano, edizioni inedite approdano sul mercato e l’acquisto del nuovo è pressoché obbligato.

Il Codacons ha calcolato un incremento della spesa-libri per famiglia pari a oltre 8 punti percentuali rispetto al 2010, mentre Federconsumatori si rivela più ottimista, riferendo un incremento del 3 per cento (per questa associazione dei consumatori si passerebbe dai 468 euro del 2010 ai 481 di quest’anno). In totale, la spesa media per le superiori arriverebbe a 896 euro, comprensiva di libri, dizionari, corredo scolastico e ricambi vari. E, in un clima di precarietà economica e psicologica, sono cifre che spaventano.

In questo inizio d’anno il nervosismo è palpabile tra alunni e genitori. Ci siamo rivolti a una coppia albese. Residenti nei pressi di corso Europa, Franco e Martina, 50 anni ciascuno, portano a casa stipendi poco più alti di quelli di un operaio.

Spiega Franco: «I libri costano come l’oro e la situazione si aggrava nel tempo. Abbiamo tre figli e quasi mai siamo riusciti a passsare i libri da una “generazione” all’altra». Poi, Martina: «Siamo sempre andati a Torino o a Cuneo per racimolare i testi nelle apposite librerie dell’usato. Pure quest’anno dedicheremo alla trasferta un’intera giornata. Quando va bene, riusciamo a risparmiare alcune centinaia di euro».

Parliamo con la figlia, Giulia, 16 anni. Frequenta il liceo delle scienze sociali Leonardo Da Vinci e il suo timore verso il rincaro e verso la riforma della scuola pare smorzato rispetto a quello dei genitori: «Frequento la terza e non ho avvertito grandi cambiamenti nel corso degli anni. Libri, professori e orari sono rimasti inalterati». Giulia assicura che, tra i compagni, l’allarmismo è poco diffuso. «Tra gli alunni, in pochi sanno cosa sta accadendo. Sono principalmente i genitori e gli insegnanti che cercano di combattere contro quello che mi sembra, a livello nazionale, un ennesimo attacco al futuro».

Per racchiudere in una sola le opinioni dei genitori – che, nella stragrande maggioranza dei casi, si ritrovano alle prese con le questioni gestionali del mondo scolastico dei figli –, ascoltiamo anche Patrizia Scanu, rappresentante del Comitato dei genitori e degli insegnanti di Alba.

Durante gli scorsi anni il Comitato si è battuto per i diritti del personale scolastico e degli alunni, ma oggi, spiega Scanu, «la nostra attività è limitata, abbiamo poco tempo, le imposizioni del Governo ci costringono continuamente a tappare i buchi dell’organico mancante ». E aggiunge: «Lo Stato ormai non è più un referente, ma un avversario. Oltre alla mancanza di fondi e al precariato, c’è il problema del sovraffollamento delle aule, del caro libri e del personale non docente. Sembra di assistere a un attacco concentrico, su ogni fronte siamo penalizzati. Lavoriamo alla giornata, con tanta buona volontà ma anche cospicue dosi di demoralizzazione».

m.v.

RINCARI – I pasti della mensa adeguati all’incremento Istat (2,8 per cento)

Con l’inizio delle lezioni l’Assessorato all’assistenza scolastica albese sta lavorando a pieno ritmo. L’ultima riunione con i sindacati, che ha avuto luogo nei giorni scorsi, ha portato alla conferma delle tariffe per la mensa scolastica per il 2011-2012, con il solo incremento Istat stabilito per legge (che ammonta al 2,8%, con riferimento al mese di agosto).

Mensa scolastica: rincari«Il pasto scolastico è un momento importante non solo per gli aspetti nutrizionali, ma anche per promuovere l’informazione sulle corrette abitudini alimentari. L’Amministrazione comunale, per una politica di sostegno alle famiglie in questo difficile periodo di congiuntura economica, ha deciso di lasciare invariate le tariffe», spiega l’assessore delegato Mariangela Roggero Domini.

Nell’anno scolastico appena concluso, i prezzi per un pasto completo andavano dai 4,25 euro delle scuole materne (che saliva a 4,65 euro per i non residenti) ai 4,35 euro (o 4,65 euro) per gli alunni delle medie. Sono sempre previste riduzioni in base alla situazione economica familiare (fa fede il valore del reddito Isee). Per poter usufruire del servizio di mensa scolastica è necessaria l’iscrizione, tramite la compilazione dell’apposito modulo (per residenti o non residenti) da consegnare all’Ufficio assistenza scolastica.

L’iscrizione dev’essere rinnovata a ogni ciclo scolastico. Per ulteriori informazioni si può contattare l’Ufficio assistenza, telefonando allo 0173-29.22.40 (e-mail: mensa.scolastica@comune.alba.cn.it).

e.p.

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