Una marcia in più al Pdl

Alberto Cirio non rinuncia alla battuta sulle recenti dichiarazioni di Bruno Manno, che ha criticato da queste colonne il centro-destra, anche se un po’ preoccupato per le sorti del Pdl langarolo dev’esserlo anche lui.

Che ne pensa delle critiche di Manno, Cirio?
«Manno è mai stato eletto. Ricordo che si era candidato con Giuseppe Rossetto, raccogliendo 13 voti. Ciò non toglie che ascoltiamo i suggerimenti di tutti e che faremo tesoro anche dei suoi».

Il Pdl albese, comunque, sembra avere la necessità di esprimere una identità più forte, non crede?
«Me ne occuperò con maggiore attenzione. Finora sono stato molto assorbito dagli impegni regionali.Hointenzione di mettere intorno a un tavolo le diverse anime di un grande partito, che resta il primo in città. I problemi ci sono, ma le identità possono convergere in un progetto di rilancio, di cui Alba ha bisogno».

In che senso?
«Alba è ferma. Questa Amministrazione non ha lo slancio necessario e mostra un’opacità preoccupante. La città deve restare la prima, com’è sempre stata, e osare di più. Quando si sta fermi,mentre gli altri vanno avanti – vedasi Bra – in realtà si arretra. È un’amara denuncia la mia, che l’Amministrazione non vuole ascoltare, ma che il centro- destra raccoglierà, ponendosi quale interlocutore di quanti non sono soddisfatti. Contando anche sullo straordinario rapporto con la Lega nord, ci faremo interpreti del malcontento, superando le difficoltà e ricordando che siamo un partito: se non lo fossimo io non farei l’assessore regionale e Sebastiano Cavalli il presidente del Consiglio comunale. Non possiamo lasciare che i nostri più prestigiosi locali diventino pizzerie – ad esempio, il Savona e il Calissano – e che nei viali proliferino i centri massaggi cinesi. Dobbiamo ritrovare l’identità».

In che modo?
«La vocazione di Alba è al benessere, al turismo, all’affollamento, alla vivacità. Alba non è la città dormitorio che rischia di diventare. Il 10 agosto, festa patronale, c’era nulla e l’“iniziativa” estiva sono stati gli aperitivi del martedì. La Fiera, che la Regione continua a sostenere con 200 mila euro, ha il medesimo canovaccio di sempre, solo tagliato. Abbiamoproposto al Sindaco di collaborare, ma anche in questo caso ci vuole coraggio… La verità è che Alba ha perso la sua leadership, o meglio l’ha persa Maurizio Marello».

m.g.o

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