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Arriva l’indirizzo sportivo?

Se il Ministero dell’istruzione dovesse concedere al liceo scientifico Leonardo Cocito l’indirizzo sportivo, Alba farebbe un ulteriore passo avanti verso la conquista del titolo di “Città europea dello sport” per il 2013.

Il condizionale è d’obbligo, perché quella del liceo sportivo ad Alba è poco più che un’ipotesi. Ad abbozzarla è stata la dirigenza della scuola superiore di corso Europa che ha usufruito del diritto di richiedere l’attivazione di un indirizzo sportivo. A spiegare il perché della decisione è il dirigente scolastico del Cocito, Piercarlo Rovera: «Non avendo a disposizione gli strumenti e i numeri necessari per affermare che la città ha una reale esigenza di liceo a indirizzo sportivo, si può dire che la nostra sia una sorta di scommessa, che poggia le fondamenta sulla brillante e vivace storia sportiva albese e sui recenti successi ottenuti dai giovani della città nelle Olimpiadi delle città gemelle».

Parlando con Rovera, si scopre che si è già pensato a quali discipline potrebbero fare parte dell’indirizzo sportivo: pallavolo, pallacanestro, atletica leggera, nuoto, calcio femminile e pallapugno. La prima mossa dei dirigenti del Liceo scientifico è stata quella di richiedere il sostegno da parte del Comune, che con una delibera di Giunta ha accolto la proposta e, di conseguenza, si attiverà nelle sedi opportune affinché il nuovo indirizzo possa rientrare nell’offerta formativa della scuola superiore scientifica già a partire dal prossimo anno scolastico. L’Esecutivo guidato da Maurizio Marello ha apprezzato in particolare l’importanza assegnata alla pratica del pallone elastico, sport che l’Amministrazione civica, come da programma, intende valorizzare.

A favore dello Scientifico giocano anche le tante iniziative sportive e ambientalistiche promosse negli ultimi anni, tra cui le settimane verdi e bianche, i corsi di nuoto e vela, e gli elevati standard agonistici raggiunti dalle rappresentative scolastiche nel calcio, nel basket e nel volley (basti pensare alla squadra di pallavolo femminile che nel 2010 ha disputato in Cina la finale mondiale). Ora saranno chiamati a esprimere il proprio parere (comunque non determinante) Provincia e Regione. Il verdetto finale, però, spetterà al Ministero. Il progetto ha un unico neo. Al momento il Cocito non ha una palestra e gli impianti sportivi da tempo pensati nell’area vicina all’ex caserma (oggi ancora contesa al Demanio) sono poco più idee sulla carta.

Enrico Fonte

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