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I 60 anni dell’Onav

L’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori vino) ha compiuto 60 anni e li ha celebrati ad Asti (città dov’è nata il 28 ottobre 1951), con una grande assise svoltasi all’Enofila. Era presente tutta l’attuale struttura di guida, a cominciare dal presidente Giorgio Calabrese e l’intero Consiglio,ma la platea era gremita di tanti associati, in particolare quelli che da oltre 25 anni sono legati all’Onav e che ne hanno ricevuto il distintivo ufficiale. Oggi, una realtà come l’Onav sembra del tutto normale, ma è importante calare l’iniziativa nella situazione socio- economica dei primi anni Cinquanta, quando l’idea dell’assaggio del vino apparteneva a uno stretto gruppo di tecnici.

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Dal 1951 fino al termine degli anni Settanta, l’Onav è stata soprattutto un movimento corporativo di professionisti del vino, ricercatori e tecnici o, al massimo, coloro che operavano nel mercato. Tra quelli che, nel 1951, parteciparono alla fondazione dell’organismo, c’erano personaggi di primissimo livello del settore vitivinicolo italiano come Italo Cosmo, Ercole Garrone, Claudio Marescalchi, Carlo Mensio, Lamberto Paronetto, Aldo Pronzato, Raffaele Sernagiotto, Giovanni Dalmasso, Giuseppe Dell’Oglio, Ettore Garino Canina e altri. Primo presidente fu il professor Carlo Mensio, che in quegli anni realizzò anche il primo libro sulla tecnica della degustazione del vino. Mensio rimase alla guida dell’Onav fino al 1965; dopodiché ricoprirono tale carica Ercole Garrone (1965-1978), Giovanni Borello (1978- 1985), Adriano Rampone (1985-1988), Vainer Salati (1988-1999), Bruno Rivella (1999-2009) e, oggi, Giorgio Calabrese.

Il momento di passaggio tra la fase pionieristica e quella di ampliamento del messaggio e del coinvolgimento anche agli appassionati coincise con la fine degli anni Settanta, quando divenne presidente Giovanni Borello, che all’epoca ricopriva anche la carica di presidente della Camera di commercio di Asti. Il legame tra l’Onav e l’Ente camerale di Asti dura da sempre. Tale sinergia è iniziata nel 1951 (uno dei fondatori, Aldo Pronzato, nel 1951 era proprio presidente della Camera di commercio) e dura tuttora. L’intuizione di GiovanniBorello fu senza dubbio geniale e permise di trasformare radicalmente la fisionomia e la realtà dell’Onav, facendola diventare da “Ordine nazionale assaggiatori vino” a “Organizzazione nazionale assaggiatori vino”; questo capitò il 6 luglio 1981.

Da quel momento incominciò una vera e propria galoppata verso l’attuale realtà, creando i corsi per diventare assaggiatori e infoltendo le file del gruppo fino agli attuali 8.500 associati, distribuiti praticamente in tutte le regioni italiane. Quella della presidenza Borello fu un’epoca molto fertile, se si pensa che risale a quel periodo anche l’avvio del concorso Douja d’or, prima provinciale, poi regionale e infine nazionale, accompagnato da sempre dall’Onav come struttura di selezione. È doveroso ricordare anche la presidenza successiva, quella di Vainer Salati, apprezzato preside della Scuola enologica di Alba, che resse le redini dell’Associazione per tre mandati e contribuì in modo decisivo alla sua definitiva affermazione.

Giancarlo Montaldo

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