Stasera niente sballo, siamo Bar

Uno degli interventi degli operatori del Servizio tossicodipendenze (Sert) dell’Azienda sanitaria locale di Alba e Bra e della cooperativa Lunetica, previsti dal progetto “Bevi alcol responsabilmente” (Bar) è stato proposto sabato 19 novembre ai giovani avventori della discoteca Xl di Alba. La serata è stata diversa sia nei contenuti sia nelle forme. Le birre artigianali piemontesi sono state preferite di gran lunga ai superalcolici. La notte in discoteca è stata divisa in tre momenti, con le fasi della luna come metafora: crescente da mezzanotte all’una, piena dall’una alle due e calante fino alle tre e mezza di mattina. Con l’aiuto della Faceboardfoundation sono state inserite immagini e slide verdi, rosse o blu a seconda della fase della serata: una sorta di cromoterapia, influenza dei colori sugli stati d’animo. Al termine è stata servita una colazione: brioches, Nutella, panini, bevande calde e succhi di frutta; l’idea è stata molto apprezzata.

«Sono felice di questa iniziativa, mi ha permesso di prolungare il mio tempo in discoteca con gli amici. Per fortuna non eravamo in molti a servirci al bancone, questo mi ha permesso di abbuffarmi! », racconta Giorgio all’uscita dal locale. Alberto Roggero è il titolare della discoteca.

Perché hai aderito a questo progetto?

«Mi entusiasma e credo nella sua potenzialità, rispecchia ciò che sto cercando di fare da tempo. L’idea è fare uscire le discoteche dalla posizione di ultimo rifugio in cui i giovani possono eccedere. Sono certo che con l’aiuto dell’Asl e degli operatori della cooperativa questo sarà possibile, anche se non a breve termine. Ma è indispensabile la collaborazione dei giovani».

È possibile gestire un discoteca in modo etico?

«Credo che nel gestire un locale sia necessario coniugare il profitto all’aspetto umano. È possibile attraverso elementi che stiamo introducendo nelle serate. Ho assunto l’impegno di distribuire bottigliette d’acqua gratuitamente ai ragazzi dopo le tre e mezza. Collaboro con alcuni rappresentanti che seguono e controllano i ragazzi all’uscita del locale, nel rispetto delle leggi e di chi vive vicino alla discoteca. Cercherò di proseguire in questo intento, accompagnando i giovani al bere preferendo la qualità alla quantità».

In seguito all’intervento di sabato 19 si terranno momenti di confronto per creare un codice etico. C’è in progetto un marchio da esibire nei locali che aderiranno al progetto Bar, per renderli riconoscibili e noti al pubblico.

Manuela Anfosso

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