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Un convegno per far ripartire il treno

Un convegno per rivitalizzare la ferrovia. Lo propone l’associazione Spiriti liberi che ha organizzato, per sabato 12 novGianni_Rinaudoembre nei locali del Movicentro, l’incontro Le ferrovie sotto la Zizzola. Bra nodo ferroviario, al quale hanno aderito molti enti e associazioni del territorio e tanti esperti del settore. Spiega Gianni Rinaudo (foto), membro dell’organizzazione: «L’iniziativa che abbiamo pensato intende proporre una riflessione complessiva, non ideologica, sul trasporto ferroviario della provincia cuneese, sia per quanto concerne le merci sia per ciò che riguarda i passeggeri, per riorientarlo nell’interesse delle economie del nostro territorio provinciale ». Continua: «Non intendiamo certo focalizzare la discussione sul treno, per criticare il trasporto su gomma: il convegno braidese vuole semmai contribuire a far recuperare maggior proporzionalità tra i due mezzi di trasporto, creando una vera sinergia tra la gomma e la rotaia».

Piero_CanobbioA portare all’attenzione dell’opinione pubblica questa tematica saranno degli autorevoli esperti del mondo accademico, imprenditoriale e anche politico. Alle 9, dopo l’accoglienza dei partecipanti e la presentazione dei lavori da parte di Piero Canobbio (foto a sinistra), sarà la volta di un gruppo di ricercatori del Politecnico, composto da Marco Barbieri, Andrea Delpiano e Mattia Giusiano, che relazioneranno sul tema Ripensare le ferrovie locali della provincia cuneese: Metrogranda, ai quali seguirà il sindaco braidese Bruna Sibille (foto sotto a destra) che affronterà il tema Il treno turistico: una proposta di valore per le Langhe, il Roero e non solo con l’obiettivo di far sì che la ferrovia riconquisti il suo giusto spazio nel territorio provinciale a beneficio della qualità della vita dei cittadini, ma anche dal punto di vista turistico. A seguire Giuseppe Arena (amministratore delegato di Arenaways), Umberto Fino (già vicepresidente della Provincia e assessore all’ambiente) tutti intervistati da Luciano Casasole. Dopo la pausa caffè, offerta dal Bar della stazione, i lavori riprendono con Francesco Bonamico (Politecnico di Torino) che racconterà le stazioni ferroviarie e i giardini pubblici tra l’Otto e il Novecento; Stefano Sibilla (Collegio ingegneri ferroviari italiani) solleverà la questione delle ferrovie nella Val Tanaro e Gino Scarsi (associazione Stop al consumo del territorio) porrà alcune domande ai relatori.

Bruna_SibilleLe conclusioni, tratte da Giovanni Bosticco (assessore alla mobilità del Comune di Alba), saranno certamente un modo per far sì che la politica rimetta al centro delle sue preoccupazioni anche il treno. Conclude Gianni Rinaudo: «Il convegno, appositamente, non vuole essere un cahier de doléances (quaderno delle lamentele), ma un modo, seppur sintetico, per far sì che la ferrovia riconquisti il suo giusto spazio nel territorio provinciale a beneficio della qualità della vita dei cittadini, anche dal punto di vista turistico». L’ingresso è libero.

Valter Manzone

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