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Polveri sottili ancora oltre i limiti

Il malato “aria di Bra” non presenta segnali di miglioramento. Analizzando infatti i dati, riportati nella sezione “Ambiente” del sito web www.sistemapiemonte.it si nota come, da gennaio al 20 febbraio (ultima rilevazione registrata) sono già 36 le giornate in cui si è respirata una concentrazione di polveri sottili (le Pm10) di gran lunga superiore ai 50 microgrammi/giorno previsti dal decreto Ronchi.

Il valore più elevato (153 mcg) è stato registrato il 18 febbraio, ma anche a gennaio si sono avute ben tre giornate in cui il valore del parametro era superiore a 100 e altre 14 nelle quali questo valore oscillava tra 58 e 95. Commenta Gianni Rinaudo, fondatore dell’associazione Spiriti liberi e profondo conoscitore dei problemi dell’atmosfera braidese: «Pur essendo Bra la città che ha dato i natali a Slow Food, e per di più con una Giunta di centro-sinistra, in questi tre anni, sul fronte dell’inquinamento atmosferico, abbiamo raggiunto ben pochi risultati. La media delle Pm10 di gennaio è stata di 63 mcg con 17 giornate di sforamento.

E i dati relativi alla prima parte del mese di febbraio – con un solo giorno a norma dei primi 20 rilevati – non promettono nulla di buono». Nell’analisi delle cause, aggiunge: «Ovviamente le recenti temperature molto rigide, con il conseguente aumento delle ore di utilizzo del riscaldamento condominiale, ha contribuito a peggiorare la situazione. Ma adesso occorre agire, perché i danni dell’inquinamento atmosferico (asme, bronchiti, enfisema e allergie) diventano quotidianamente più seri». La città della Zizzola ha due apparecchiature di monitoraggio dell’aria: una centralina che lavora 365 giorni all’anno (Madonna dei fiori) e una che è operativa solo nel periodo autunno/inverno/primavera (via Piumati). Il vicesindaco Marcello Lusso: «Lo spostamento, avvenuto a fine 2010, è stato deciso per evitare che i valori che quella di via Piumati rilevava fossero falsati dalle emissioni delle vicine industrie. Continuiamo a farla funzionare per alcuni mesi, in quanto ci permette di monitorare la sperimentazione del biofix». Aggiunge il primo cittadino Bruna Sibille: «Siamo perfettamente consapevoli che la situazione della nostra aria è critica.

Ma il problema non si può risolvere a livello comunale: sono convinta che ci voglia un intervento a livello provinciale e anche regionale. In proposito, proprio a inizio della scorsa settimana ho inviato una lettera alla presidente Gianna Gancia, chiedendole di attivare un tavolo per affrontare questa problematica che investe anche altre grandi città limitrofe a Bra». Conclude Marcello Lusso (assessore all’ambiente): «Le azioni in atto riguardano il controllo dei consumi negli edifici pubblici, la sperimentazione del biofix, la pulizia delle strade e l’aumento delle piste ciclabili. Però è certamente importante che ciascuno adotti “buone pratiche” per ridurre l’inquinamento, andando al di là di quelli che sono gli obblighi di legge».

Valter Manzone

Foto Marcato

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