TARSU 3,2 percento in più

Se nel 2010-2011 la Tarsu non era aumentata, quest’anno per i canalesi salirà del 3,2%. A confermarlo, durante l’incontro sul tema dei rifiuti, promosso dall’associazione naturalistica Canale ecologia, martedì 28 febbraio, è stato il vicesindaco e assessore all’ambiente, Enrico Faccenda (foto). Motivo dell’aumento, gli adeguamenti Istat e l’accresciuto costo dei carburanti. Ma risparmiare si può. Le parole chiave sono “differenziata” e “compostaggio domestico”. Faccenda precisa: «Abbiamo fornito alle aziende agricole il servizio di raccolta dei contenitori di fitofarmaci. Da quest’anno abbiamo aumentato dal 10 al 20% lo sconto per chi pratica il compostaggio domestico.

È uno sconto importante ma occorre meritarlo, effettuandolo correttamente. Attualmente sono 151 le famiglie che ne usufruiscono; dalle verifiche effettuate (per ora 31), solo cinque utenze sono risultate non idonee. Con lo sconto le famiglie tornerebbero a pagare circa la stessa cifra del 2005-2006. A tal proposito in primavera l’Amministrazione avvierà una campagna di sensibilizzazione sul compostaggio domestico».

Il confronto dei dati riguardanti la produzione di rifiuti degli ultimi sette anni conforta, ha sottolineato Faccenda, «circa la validità e l’efficienza delle linee adottate». Secondo i dati forniti all’assemblea, nel 2004 Canale produceva 1.754.000 kg di rifiuti indifferenziati (0,86 kg al giorno per persona) mentre oggi sono 1.223.000 kg (0,58 kg al giorno per persona). Il totale della differenziata nel 2004 era 747.000 kg, oggi è di 1.607.000 kg, con un aumento del 120%. La differenziata è passata da 30,6% a 57%, incremento che fa presupporre che, quest’anno, potrebbe superare abbondantemente il 60%. Per quanto riguarda la plastica nel 2004 si raccoglievano 33.000 kg, oggi 130.000 kg, mentre per il vetro da 110.00 kg si è arrivati a 190.000 kg. Per la carta si sono differenziati 805.000 kg, 350.000 in più dal 2004 a oggi, ma va precisato che il dato comprende sia le utenze civili che industriali. Commentando i dati, Faccenda ha sottolineato con soddisfazione l’importante incremento della differenziata tra le utenze industriali e il decisivo ruolo della raccolta porta a porta nel contenimento dei costi di smaltimento. «Il passaggio dai cassonetti al porta a porta ha permesso di ridurre i chili di rifiuti prodotti; se da un lato il costo della raccolta è aumentato perché è cresciuto il numero di passaggi, dall’altro lo smaltimento, essendo pagato a chili, ha inciso molto meno sulla Tarsu», ha spiegato Faccenda. A chiudere l’incontro è stato chiamato l’assessore all’ambiente del Comune di Alba, Massimo Scavino, che ha illustrato l’esperienza albese e alcune politiche per la riduzione e differenziazione dei rifiuti e la raccolta dell’umido.

Elena Chiavero

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