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Una nuova piramide per nutrirsi

Mercoledì 7 marzo Annalisa Rosatello, già direttrice del servizio di diabetologia e malattie metaboliche dell’Asl Cn2, ha tenuto, nella sede della Croce rossa italiana di Alba, una conferenza sul tema “Alimentazione come prevenzione”. Il primo punto che la diabetologa ritiene fondamentale è lo stile di vita abbinato all’ alimentazione: «Deve essere salubre come l’alimentazione, a partire dall’attività fisica e dal numero dei pasti». E poi, seguire la piramide alimentare rivista nel 2011 e basata sulla dieta mediterranea: «Ha sovvertito i rapporti della vecchia piramide, che aveva alla base zuccheri semplici, farina, grano, consigliati come consumo quotidiano; ora questi alimenti sono alla cima. Sotto la base della nuova piramide c’è uno zoccolo rappresentato dall’acqua: se ne deve bere almeno un litro e mezzo al giorno, possibilmente lontano dai pasti; l’attività fisica accompagna tutti i livelli della piramide. Alla base della nuova piramide ci sono cereali, frutta e verdura. Si consiglia un consumo ridotto di carne rossa e salumi. I formaggi vanno assunti non come aggiunta, ma come secondi, e gli alimenti più raffinati, come i dolci, vanno consumati una o due volte a settimana al massimo », spiega Rosatello.

Un altro concetto importante è quello della varietà: «La monotonia a tavola uccide la dieta, perché il nostro metabolismo si adatta molto facilmente: se si abitua a consumare sempre le stesse cose, si addormenta. Ecco perché se mangio sempre bistecca e insalata non perdo più peso», afferma la dottoressa. Per quanto riguarda il rapporto fra alimentazione e rischi di malattie, Rosatello ha spiegato: «Oltre al collegamento stretto fra diabete e alimentazione, malattie cardiovascolari e alimentazione, è accertata la relazione con alcune forme di neoplasie. Ad esempio la mancanza di alimenti ricchi di fibre per il carcinoma dell’intestino, l’alimentazione troppo ricca di grassi per il carcinoma dell’utero e della mammella, il consumo di alimenti eccessivamente caldi per il tumore all’esofago. I soggetti diabetici sono più a rischio di carcinoma al pancreas e all’intestino». «È evidente come la dieta non sia soltanto un modo per dimagrire, ma anche un fondamentale veicolo di prevenzione: «Una sana e corretta alimentazione non significa privazione, ma mettere la giusta quantità e qualità di alimenti, e variando. L’alimentazione sana ci consente di ridurre i rischi di molte patologie, per questo è molto importante fare educazione e prevenzione a partire già dai bambini».

a.r.

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