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In molti hanno partecipato, sabato 31 marzo, alla doppia inaugurazione della mostra di Pinot allizio, in San Domenico e al teatro Giorgio Busca. Fino al 10 giugno, in San Domenico, si potranno ammirare tutti i 74 metri del rotolo di pittura industriale che, come ha detto Liliana Dematteis, responsabile della galleria Martano che detiene l’archivio Gallizio e curatrice, con Antonio Rava, della mostra albese, “nemmeno l’artista è mai riuscito a vedere per intero”. Un’occasione unica, quindi, per gli albesi e gli amanti dell’arte, anche perché il rotolo poi diverrà parte dell’esposizione permanente della Tate gallery di Londra. Ci sarà tempo, invece, solo fino al 13 maggio, per osservare nel foyer del teatro sociale albese due versioni della Fabbrica del vento e i modelli che dodici artisti hanno creato, su incarico del Gruppo Miroglio, ispirandosi all’opera La notte barbara, appartenente alla serie delle Notti di cristallo, realizzata dall’artista albese negli anni Sessanta.
foto Marcato
