Uniti per il Roero

VEZZA. Cinquantacinquemila abitanti, 22 Comuni e, da sabato 14 aprile, una sola anima. L’anima del Roero, per la prima volta unito dagli Stati generali, da cui esce, firmata da tutti i 22 sindaci, la “Carta di Vezza” (omaggio al Comune in cui si è tenuta la prima assemblea). Dieci punti, in cui tutte le municipalità si impegnano ad agire in comunione su questioni come turismo, cultura, sport, spettacoli, ma soprattutto politiche giovanili e scuola. Una via tutta roerina per affrontare e superare la crisi, lontana dai campanilismi di un tempo. Un grido, non di dolore, ma di speranza, da una zona tra le più avanzate del Piemonte che, per quattro ore, a partire dalle 9 di sabato, si è raccontata nel salone polifunzionale di Vezza.

Introduzione affidata alla banda per gli inni di Mameli e del Roero e ai saluti della padrona di casa Carla Bonino e del presidente dell’Associazione sindaci Marco Perosino che hanno lasciato la parola ai protagonisti: coloro che animano con il proprio lavoro e il proprio impegno il Roero. Da Piercarlo Gallo, sindaco di Piobesi che ha parlato di Unesco, a Gianmario Ricciardi che ha invitato i roerini a riappropriarsi della loro identità, fino al giovanissimo Matteo Sona che ha chiesto aiuti e attenzioni per le Pro loco, come Beppe Serra (Protezione civile) ha cercato di sensibilizzare il pubblico a favore del territorio e Stefano Greco (Alpini del Roero) a beneficio delle Penne nere, fino a Fidas e Avis. E poi don Domenico de Giorgis, i Cavalieri del Roero e le associazioni di volontariato che hanno chiesto sostegno per continuare ad aiutare chi ha più bisogno. Mentre il sindaco di Baldissero Cinzia Gotta ha sottolineato la scarsità delle “quote rosa”: «Solo 5 primi cittadini del Roero e solo il 19% delle Giunte è formato da donne».

Il ventottenne sindaco di Sommariva Perno Simone Torasso ha richiamato l’attenzione sui giovani, invitando: «Ascoltiamo la voce di chi incarna il futuro del Roero»; mentre la dirigente scolastica Irene Rivetti ha ricordato che «l’integrazione e l’accoglienza partono dalle scuole, che devono essere in costante rete con il territorio». Un forte appello all’unità d’azione è giunto dai produttori vinicoli, da Coldiretti, commercianti e Cia. Gianna Gancia, presidente della Provincia, ha usato un paragone biblico per illustrare la situazione della Granda: «Cuneo si confronta contro Golia: le province autonome, su tutte Bolzano, che chiude con un bilancio 40 volte superiore al nostro; il rischio, se non si agisce per una maggiore equità, è che in questo caso Davide muoia schiacciato da Golia». Il pubblico ha mostrato di apprezzare gli interventi dei politici impegnati in Regione: Giovanni Negro, Mino Taricco e Alberto Cirio (ideatore con Perosino degli Stati generali) a cui è stata affidata la conclusione dell’assemblea, mentre ha accolto con freddezza e qualche mugugno i discorsi del senatore Michelino Davico e dell’onorevole Bartolomeo Giachino, identificati con il modo “romano”di fare politica, lontano dall’intraprendenza e, da sabato, dall’unione, che caratterizzano il Roero.

 

Marcello Pasquero

foto Marcato

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