Ultime notizie

8 chilometri di innovazione

Andreas Kipar a La Morra per “Valorizzare il paesaggio di Langa”: «Tutelare non significa immobilizzare». L’architetto ha spiegato il progetto per una migliore “integrazione” delle attività produttive con l’ambiente che è stato proposto in località Gallinotto: «Ai proprietari non costerà più di una normale manutenzione»

PAESAGGIO – Il progetto Valorizzazione del paesaggio di Langa è stato presentato venerdì 18 maggio a La Morra. All’incontro nel salone polifunzionale hanno preso parte Ugo Cavallera (assessore all’urbanistica della Regione), Roberto Cerrato (presidente dell’Associazione per la candidatura Unesco), Luca Barberis per Confindustria Cuneo, il progettista Andreas Kipar e Ivana Boglietti.

Il progetto, voluto da Regione e unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo, nasce con l’intento di dimostrare come sia possibile affrontare le criticità determinate dalla presenza di alcuni edifici a destinazione produttiva, attenuandone l’impatto negativo sul delicato quanto prezioso paesaggio di Langa. Sono state cercate soluzioni architettoniche e urbanistiche per rendere più compatibile la loro presenza con i valori paesaggistici. L’iniziativa, oltre a essere uno dei punti saldi del dossier di candidatura Unesco, rappresenta un progetto pilota, sia perché prima tappa di un percorso che si spera lungo e virtuoso, sia perché realizzabile anche in altri contesti.

Dopo l’intervento dei diversi relatori abbiamo posto alcune domande all’architetto Andreas Kipar, paesaggista di fama con studio a Milano.

Ai giorni nostri qual è il modo migliore per investire sul territorio e sul paesaggio? «In questi ultimi anni il territorio è stato spesso danneggiato con costruzioni ad alto impatto ambientale. Io credo sia necessario d’ora in poi considerare il paesaggio non più come un contenitore da riempire ma come un contenuto da potenziare. È opportuno investire sul futuro, cioè investire su meccanismi che producano qualcosa di positivo per il territorio, pensando sempre a lungo prima di prendere decisioni importanti. Cambiare la mentalità sarebbe un grande passo avanti e sono convinto che una “contaminazione positiva” sarà possibile».

Come si articola il suo progetto Valorizzazione del paesaggio di Langa? «Fare delle cose normali è più difficile che fare cose straordinarie. Questo il mio pensiero principale: la manutenzione del territorio deve avvenire senza esagerazioni, cercando di rinnovare quanto esiste apportando migliorie senza però stravolgere il paesaggio. Nel mio progetto, che al momento è stato proposto alla zona del Gallinotto di La Morra dove hanno sede cinque attività produttive, è previsto l’utilizzo di sette colori che rappresentano quelli delle nostre stagioni e di una ventina di tipi diversi di piante che vadano a mascherare meglio gli edifici. Si dovrebbe pensare a un’architettura a cipolla, in cui il fabbricato diventa parte integrante del paesaggio senza dare troppo nell’occhio».

E quanto viene a costare tutto questo? «La Regione Piemonte ha finanziato il progetto. Ora con l’impegno di tutti gli amministratori e gli addetti ai lavori stiamo cercando di farlo conoscere a tutti i privati interessati, proponendo loro le varie possibilità di miglioramento dei loro edifici. La spesa sarà divisa tra i proprietari, che provvederanno a pagare il loro lavoro, che non costerà più di una normale manutenzione e i rispettivi Comuni che si dovranno impegnare, nel limite delle possibilità, a migliorare i diversi accessi e l’arredo urbano circostante».

Qual è il suo sogno per il nostro territorio? «Otto chilometri di innovazione, questo il mio sogno. Da Alba a Barolo sono otto chilometri di strada che deve diventare la vostra vetrina, la vostra autostrada. È la strada che tutti percorrono per attraversare le Langhe, pertanto è necessario creare una rete di interventi integrata tra i vari Comuni per cercare di raggiungere un solo, grande obiettivo. È necessario dare un grande esempio di coesione, concentrando gli interventi e cercando di renderli visibili. Siete una barca in attesa di protagonisti sul territorio che vi facciano prendere il largo ed essere vincitori. A mio parere tutelare non significa immobilizzare, ma progredire e svilupparsi in modo consono, costruendo bene».

m.ma.

foto Marcato

Leggi anche: Rinvio meglio di bocciatura

Banner Gazzetta d'Alba