“Ribelliamoci a suon di musica”: i partecipanti invitati (via Facebook) a un confronto con l’assessore Paola Farinetti

Il 26 maggio erano 5.713 partecipanti, in progressivo incremento.  A dimostrazione che la realtà è creata da chi la abita invece che “imposta” dall’alto, il gruppo su Facebook dal titolo Ribelliamoci a suon di musica! sembra smuovere le acque, radunando grandi e piccini sotto un nuovo ideale: rivitalizzare la città. La musica è soffocata dalle restrizioni normative, i decibel dei locali serali vengono smorzati, la tolleranza dei condomini è scarsa, l’offerta notturna per i giovani poco differenziata e poco aperta all’inedito.

Su Facebook c’è dialogo, la rete diventa vettore per comunicare perplessità e posizioni: c’è chi evoca l’utilità della moderazione, chi propone di allestire sound abusivi in mezzo alle strade come protesta radicale, chi non concorda con l’idea di città “spenta” dipinta dai più. Il trambusto è tanto da costringere l’assessore alla cultura, Paola Farinetti, a pubblicare personalmente un post nel gruppo. E ad organizzare un incontro con tutti i “rivoltosi” giovedì  31 maggio (ore 21, palazzo delle mostre e dei congressi, in piazza Medford).

Ha scritto Paola Farinetti: «Vi propongo di passare dal virtuale al reale. Incontriamoci. Sentirò le vostre richieste, vi risponderò per quello che potrò. Penso sia utile un confronto sereno e un momento di ascolto da parte nostra. L’Amministrazione vuole una città viva e vitale. Ed è proprio questo uno degli obiettivi principali del mio assessorato. La recente esperienza della Primavera della cultura, del gusto e del vinocredo sia proprio lì a testimoniarlo». L’evento è eccezionale, esempio di democraticità e potere d’intervento da parte di chi vive, non solo di chi decide.

Matteo Viberti

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