Duri contro la corda molle

SAN CASSIANO Una cosa è sognare di spostarsi da una parte all’altra della città in metà tempo rispetto a oggi; tutt’altra cosa è vedere che la soluzione per liquefare il traffico in uno degli snodi più congestionati è fare una nuova strada a un passo dall’uscio di casa propria.

La riunione plenaria del quartiere San Cassiano di pochi giorni fa, durante la quale sono stati illustrati i nuovi piani per la viabilità albese, è stata parecchio indigesta per gli abitanti di viale Masera e via Margherita di Savoia, tanto da far partire una spontanea raccolta di firme tra i residenti dei condomìni Futura. L’azione contesta la prima parte della futura variante Sud-Est di Alba, nota con il nome di corda molle: per la precisione il tratto che partendo dalla rotonda delle Vigne raggiungerà corso Europa, attraversando i campi che al momento separano il condomìni Futura e il complesso di viale Masera.

«Al momento la raccolta di firme è sospesa – spiega Andrea Porro, presidente del comitato di quartiere San Cassiano – perché si è ritenuto opportuno elencare i motivi di questo dissenso e non solo farne una battaglia di principi e di ideologie». Ad accendere la miccia è stato l’incontro del 18 giugno e l’inizio delle attività per la petizione ha già portato a un risultato. «È stato indetto un nuovo incontro, fissato per lunedì 25 giugno (mentre Gazzetta è in stampa) al quale è stato invitato il Sindaco», spiega Porro.

«Ritengo – continua il Presidente di quartiere – che sia opportuno interpellare l’Amministrazione per avere informazioni più chiare su questa opera». Nell’incontro di quartiere è stato indicato, infatti, che il primo tratto di corda molle è stato inserito tra le opere complementari dell’autostra-da Asti-Cuneo e verrà realizzato dall’Anas. «Credo inoltre che sia difficile poter disporre di spazi sufficienti di manovra, al fine di destinare i 3 milioni di euro stanziati per quest’opera, all’ampliamento di un’altra arteria stradale. Resta il fatto che se i dissensi sono fondati, seppur tardivi, l’Amministrazione deve farsene carico e rispondere adeguatamente».

Invece di firme raccolte d’impulso i residenti della zona hanno preparato per il Sindaco un documento in cui sono contenuti i motivi del dissenso a partire dalla scarsa utilità del pezzetto di strada senza la certezza che la bretella venga poi completata con il tunnel verso corso Enotria. «La questione – conclude Porro – verrà dibattuta anche in Comitato, affinché si possa adottare una decisione il più possibile condivisa dopo i dovuti confronti e dopo le opportune valutazioni».

b.b.

Banner Gazzetta d'Alba