Miroglio: la protesta di Ginosa

La gente in piazza per Miroglio

I lavoratori degli stabilimenti pugliesi già dell’azienda tessile albese hanno manifestato per due giorni di fronte ai cancelli

Alla Miroglio di via Santa Barbara quasi nessuno dei dipendenti si è potuto recare al lavoro. Le attività della sede dell’azienda tessile albese si sono fermate per un giorno e mezzo. È stata la diretta conseguenza della nuova protesta da parte di una rappresentanza di circa centocinquanta tra lavoratori, familiari, delegati delle Amministrazioni comunali di Ginosa e Castellaneta – dove sorgono gli stabilimenti ex Miroglio in Puglia – ritornati ad Alba la scorsa settimana.

Martedì mattina, verso l’inizio del turno lavorativo, i manifestanti, partiti il giorno prima a bordo di tre pullman e arrivati in via Santa Barbara dopo 1.200 chilometri e undici ore di viaggio, hanno bloccato l’entrata ai lavoratori albesi. La protesta era dovuta alla cassa integrazione in scadenza a fine giugno con la prospettiva della mobilità sempre più vicina.

È stata una mattinata movimentata, che ha visto anche il fermo di sette persone estranee alla manifestazione e infiltratesi tra i lavoratori. I Carabinieri presenti alla manifestazione hanno proceduto con due arresti. Alle 12.30 con un suono di sirena si sono aperti i cancelli, sino ad allora chiusi. La delegazione è stata accolta nello stabilimento per essere ascoltata dai dirigenti Fois, Contini e Bertolino. La riunione, durata sino a metà pomeriggio, non ha smosso azienda e lavoratori dalle rispettive posizioni. La Miroglio ha lamentato a più riprese la difficile situazione che sta attraversando il mondo tessile, in aggiunta alla persistente crisi economica.
Dopo la riunione i lavoratori hanno sfilato per le vie del centro in un chiassoso e colorato carosello, giungendo sino sotto il balcone del Comune. Sono stati accolti dal sindaco Maurizio Marello che, sceso in piazza, ha ascoltato la versione degli operai. Dopo una notte passata nei più svariati modi – chi in tenda davanti ai cancelli di via Santa Barbara, chi nella parrocchia di San Cassiano –, mercoledì i lavoratori pugliesi hanno dato vita a una nuova protesta ai cancelli, con il blocco degli ingressi.

La gente in piazza per Miroglio

Alle 10 una parte della delegazione è stata accolta a sorpresa negli uffici e ha preso parte a una riunione più ristretta, durata fino alle 13.30. Dall’incontro sono trapelate novità. «La Miroglio ha sospeso la procedura di mobilità e cercherà nuove vie e nuovi acquirenti per le riconversioni dei due siti», ci hanno detto i presenti alla riunione in uscita dallo stabilimento. La notizia è dilagata in un attimo, i manifestanti hanno esultato. Il corteo dopo poche ore si è riversato di nuovo per le vie del centro, con un altro intento. «Con questa sfilata teniamo a ringraziare la città e la gente che ci ha sostenuto in questi due giorni. Alcuni ci hanno dato qualcosa da mangiare, bottiglie di vino, ospitalità: siamo loro molto grati». Il corteo è terminato in piazza Risorgimento per portare un saluto a Maurizio Marello e ringraziarlo per la mediazione. Verso sera la delegazione ha lasciato Alba per tornare in Puglia. Per la prosecuzione della cassa integrazione straordinaria seguiranno incontri al Ministero.

Cristian Borello

Foto Marcato

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