Scuola sicura con 43 milioni

La Regione vara un piano per l’edilizia scolastica: entro il 2014 interventi per la messa in sicurezza su 200 edifici

PIEMONTE Il Piemonte dà il via a un piano da 43 milioni di euro per l’edilizia scolastica, 13 già assegnati e 30 disponibili attraverso un bando mirato alla sicurezza, aperto fino al 6 settembre. Entro il 2014, secondo palazzo Lascaris, saranno almeno duecento gli interventi avviati.

Sul territorio regionale si contano 3.161 edifici scolastici, 575 dei quali si trovano nel cuneese. L’indagine di Legambiente Ecosistema scuola 2011 ha posizionato il Piemonte fra le regioni con il più elevato standard di sicurezza, con “solo” il 9 per cento degli edifici che necessitano di manutenzioni urgenti, contro il 36 per cento nazionale. Non basta ancora, evidentemente, e punta a sopperire alle carenze l’assessore all’istruzione Alberto Cirio, il quale spiega: «Siamo riusciti a mettere in pista un piano da 43 milioni, prevedendo un vincolo alle risorse anche per gli anni a venire. Si tratta di uno stanziamento che non ha precedenti per l’edilizia scolastica piemontese. Sono, peraltro, fondi interamente regionali, perché dallo Stato finora non è arrivato nessun tipo di sostegno, pure se speriamo ancora. Credo che la sicurezza delle scuole sia un diritto per ogni famiglia e un dovere per noi. Tengo a ricordare però che il Piemonte figura tra le regioni più virtuose nella manutenzione del suo patrimonio scolastico».

La prima fase del piano ha avuto il via con l’assegnazione di 12,7 milioni di euro per 59 progetti. Il cuneese ha così visto finanziare 14 interventi per la manutenzione o la nuova costruzione di immobili scolastici per la cifra di 3,9 milioni (vedi la tabella accanto, che riassume i principali). I fondi saranno erogati in base all’avanzamento dei lavori: 30 per cento all’avvio, 30 a cantiere in corso, 30 a struttura funzionante.

Progetti finanziati in provincia di Cuneo

La seconda fase del piano è in partenza e prevede un bando da 30 milioni di euro, che si chiuderà entro il 6 settembre. Anche in questo caso si punta alla sicurezza, con un occhio al recente sisma in Emilia-Romagna. Secondo i dati dell’Ufficio sismica della Regione, i Comuni a rischio più elevato in Piemonte sono 44: solo due si trovano nel cuneese, mentre 40 figurano nel torinese e due nel Verbano-Cusio-Ossola. Nell’area a maggior rischio si collocano 129 edifici scolastici, solo 9 dei quali costruiti con criteri antisismici. Il piano d’intervento si propone di puntare in primo luogo a evitare che i terremoti possano mettere in pericolo i ragazzi in classe, ma guarda anche all’abbattimento delle barriere architettoniche e al risparmio energetico. Entro fine anno, inoltre, la Regione intende avere a disposizione una fotografia chiara delle urgenze per la sicurezza delle scuole.

 Maria Grazia Olivero

“Il piano straordinario per l’edilizia scolastica vuole metterci al sicuro contro il rischio legato  ai terremoti, ma guarda anche al risparmio energetico e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Un bonus sul punteggio è previsto per i progetti  di razionalizzazione (interventi per raggruppare in un unico polo servizi oggi divisi in più immobili) e per gruppi di Comuni disposti alla compartecipazione.

Alberto Cirio, assessore piemontese all’istruzione

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