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I TAGLI colpiscono i disabili

SOCIO-ASSISTENZA «Chiedere 10 euro di contributo al giorno, per pagare la mensa e il trasporto, è per la stragrande maggioranza delle famiglie che hanno un figlio handicappato, un vero e proprio salasso». A lanciare questo grido d’allarme, a seguito dell’incontro che si è recentemente svolto nell’auditorium della Crb, è un gruppo di genitori, che hanno ascoltato le richieste venute dal direttore generale dell’Asl Cn2 Giovanni Monchiero, dalla direttrice dell’ex consorzio Intesa Anna Abburrà e dai sindaci degli 11 Comuni che compongono il bacino territoriale.

Spiega, a nome di un folto gruppo di genitori intervenuti all’incontro, Italo Alessandria: «I disabili hanno solitamente una pensione di poco superiore ai 250 euro mensili: se di questi pochi denari, 200 euro dovranno essere versati per poter frequentare i centri diurni ci chiediamo come sarà possibile sopravvivere a questa situazione».  Replicano però i primi cittadini Andrea Pedussia (Sommariva del Bosco) e Marzia Manoni (Santa Vittoria): «Sono ormai anni che dobbiamo convivere con tagli sempre più significativi da parte dello Stato e, di conseguenza, anche della Regione. Finora, con le nostre risorse comunali, abbiamo sopperito alla mancanza di trasferimenti. Adesso non ce la facciamo più neppure noi e quindi ci vediamo costretti a chiedere un contributo anche alle stesse famiglie dei disabili».

Aggiunge il sindaco Manoni: «Abbiamo anche in mente di rivedere il discorso dei trasporti di questi utenti dei centri diurni, con l’idea di razionalizzarli. Se riusciremo a dimezzare i chilometri percorsi, potremmo già risparmiare quasi 85 mila euro».
Commenta il direttore generale dell’Asl Alba-Bra, Giovanni Monchiero: «Abbiamo convocato le famiglie per spiegare loro la situazione reale. Pur di fronte a queste difficoltà, in sala c’era un clima abbastanza sereno; gli intervenuti hanno dimostrato di aver capito le nostre richieste. Adesso incontreremo le singole famiglie per discutere individualmente questo provvedimento, che sarà applicato anche in funzione del loro Isee».

E conclude il sindaco Bruna Sibille: «Il nostro Comune si impegna a un intervento di sostegno a coloro che avranno bassi valori di Isee, con il supporto dell’Ufficio assistenza. È una situazione che non avrei mai voluto trovarmi a dover affrontare, ma purtroppo è diventato inevitabile».

Valter Manzone

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