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Alba non aumenta l’Imu

I responsabili dei servizi finanziari di Alba, Bra, Saluzzo, Mondovì, Fossano, Cuneo e Savigliano durante l'incontro ad Alba.

PIAZZA DUOMO «Un confronto intenso, dal quale sono emerse le non poche difficoltà economiche delle città della provincia di Cuneo», commenta l’assessore alle finanze di Alba Franco Foglino, dopo l’incontro tra le sette “città sorelle” sui bilanci comunali. Giovedì 20 settembre i responsabili dei servizi finanziari di Alba, Bra, Saluzzo, Mondovì, Fossano, Cuneo e Savigliano hanno discusso ad Alba il tema della seconda rata dell’Imu.

I responsabili dei servizi finanziari di Alba, Bra, Saluzzo, Mondovì, Fossano, Cuneo e Savigliano durante l’incontro ad Alba.

«Bra, Savigliano eMondovì non hanno le risorse per affrontare la situazione, senza mettere mano alle tasche dei cittadini», spiega Foglino. «Alba sta sentendo meno di altri il peso dei tagli». Nonostante la spending review, l’Amministrazione albese riuscirà a far quadrare il bilancio 2012 senza ritoccare al rialzo le aliquote, come consentirebbe la legge. L’Assessore alle finanze albese è meno rassicurante per quanto riguarda il 2013: «Cercheremo di mantenere la stessa linea, ma il prossimo anno dovremo far fronte a un taglio di 1 milione e 200 mila euro da parte dello Stato», dichiara. «A causa del Patto di stabilità, a partire da gennaio non potremo spendere nemmeno un euro in opere». A ciò si aggiunge la previsione di una modifica sulla Tassa sui rifiuti, che disporrebbe una percentuale destinata allo Stato per ciascunmetro quadro abitativo.

Le medesime preoccupazioni sono state messe sul tavolo dagli altri Comuni; tra questi Cuneo, che nel 2013 dovrà chiudere il bilancio con 2 milioni in meno, e Bra, con 800 mila euro di tagli.

Chiara Cavalleris

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