Aule ricavate in modo fantasioso

SCUOLE La scuola braidese si trova a fare i conti con problemi di spazio sin dai primi giorni di attività. Le economie e le razionalizzazioni messe in atto dalla Provincia creano disguidi nel mondo della scuola superiore.

È il caso delle aule ricavate nei locali dell’ex scuola media Craveri, che sono andate a coprire le esigenze dell’istituto professionale Velso Mucci il quale necessitava di ulteriori quattro classi. La Provincia, in accordo con il Comune di Bra, proprietario dell’immobile della Craveri, ha provveduto a ricavare un’aula in quella che era la biblioteca del liceo classico Gandino, anch’esso ospitato nei locali della Craveri. In questo modo si è creato qualche problema al Liceo classico braidese.

«Posso affermare», commentato il preside del liceo Gandino Giuseppe Ierardi, «che non ero entusiasta quando mi hanno comunicato che avrebbero tolto la biblioteca al Classico. La mia contrarietà è poi aumentata quando, dividendo il locale, hanno lasciato la massa di libri in una parte che si può considerare come un deposito. Per la sicurezza degli allievi e visto che il locale non rispondeva alle normative antincendio, ho provveduto a chiudere tale deposito, rendendolo inagibile e quindi non usufruibile dagli studenti. Inoltre l’uscita di sicurezza di tale nuova aula ha sbocco dentro il laboratorio di informatica del Liceo classico. Quindi, in caso di emergenza, gli allievi del Mucci che sono in tale aula dovrebbero passare nel laboratorio di informatica del Classico per fuggire. Non voglio pensare a quanti soldi sono stati utilizzati per mettere in atto quest’opera, anche perché per tenere in piedi le nostre scuole dobbiamo veramente fare i salti mortali».

Qualche altro disguido è poi stato creato anche presso il Mucci, dove si è ricavata un’aula sacrificando una parte dei bagni e ottimizzando la sala insegnanti e la segreteria. «Già alcuni anni or sono», prosegue Ierardi, «avevo suggerito di spostare il Liceo classico presso i locali di via Mendicità. Un percorso di studi quale è il Classico deve trovare una dignitosa e, perché no, anche prestigiosa collocazione. Allora perché non pensare di spostare il Liceo classico nei locali della Sezione del Tribunale, che dal 1° gennaio prossimo sarà accorpata ad Alba? Si ritornerebbe all’antico, considerato che la prima sede del Liceo classico a Bra mi pare fosse proprio stata dislocata nei locali dell’allora Pretura».

Franco Burdese

Banner Gazzetta d'Alba