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In vigna si chiede ancora pioggia

VENDEMMIA Incontro un amico viticoltore in Alba; mi dice: «Domani prevedono piogge al Nord, attendo a raccogliere l’uva moscato. Un po’ d’acqua non può che fare bene».

Sono saltate tutte le regole con questa nuova situazione climatica. Una volta la pioggia in vendemmia era il terrore dei viticoltori, oggi, invece, è attesa, se non altro per avere un po’ di peso in più visto che in certi vigneti, anche nelle migliori posizioni, nei celeberrimi cru, l’uva non arriva ai quantitativi minimi previsti dai disciplinari o dagli accordi.

L’uva è ricca di zucchero che ovviamente pesa, ma manca di “bagna” a causa dell’enorme siccità. Entrando nel merito delle singole uve la vendemmia degli chardonnay e pinot è quasi terminata. Il viticoltore Franco Roero di Montegrosso d’Asti, anche per questa vendemmia, è soddisfatto: «Il grado zuccherino è a livelli ottimali e l’acidità tiene, penso di vendemmiare le uve chardonnay tra 5 o 6 giorni. Certo una pioggia giusta sarebbe l’ideale. Anche l’uva barbera matura molto bene e ci sono le premesse per un’altra annata eccellente. È invece in pieno svolgimento la raccolta delle uve moscato». Dal centro Campari di Calamandrana l’enologo DanteRolando conferma il dato qualitativo del moscato 2012: «Buon complessivo e uva sana. In cantina la lavorazione procede bene. Grazie ai flottatori la pulizia del mosto è facilitata, la filtrazione sgrossante non dà particolari problemi, ma è un’annata molto calda, occorre ovviamente avere in cantina molte frigorie a disposizione. La quantità di vinaccia è elevata, con bassa resa in mosto». In merito all’acidità dei moscati si sentono opinioni diverse. Secondo alcuni enologi è crollata a livelli pericolosi ovvero con ph sul mosto intorno al 3,4-3,51. Come già scritto occorre vedere con molta attenzione come evolveranno gli acidi liberi e salificati nel mosto con il variare del grado alcolico. Non si deve escludere a priori un’eventuale acidificazione con tartarico. Ben inteso nei limiti consentiti dalla legge. Prosegue regolarmente la fermentazione dei pinot base spumante e degli chardonnay. Tutto regolare confermano dalle cantine Fontanafredda, salvo la resa in mosto che – ormai è un dato generale – non è alta.

Intanto nelle vigne di dolcetto l’uva sta terminando la maturazione. Enrico Rivetto, viticoltore a Serralunga, prevede ancora una settimana prima della raccolta. «Magari una pioggia sarebbe una benedizione », afferma. «I gradi ci sono, il colore è medio, ma il grappolo è ancora turgido, per nulla appassito». Chiedo della nascetta. «Più avanti», dice.

Lorenzo Tablino

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