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Nessuno vuole le ex carceri

MONFORTE Èandata deserta l’asta per la vendita dello storico edificio di proprietà comunale, sito in piazza d’Assi, dove un tempo avevano sede le carceri monfortesi. Nonostante l’interesse manifestato da alcune persone, che si erano informate sul fabbricato dopo la pubblicazione del bando, chiedendo maggiori informazioni in merito, non sono pervenute offerte per l’acquisto.

L’antica struttura, nel cuore del centro storico, è in pessime condizioni. Mesi fa, caduto nel vuoto l’appello del sindaco Bartolomeo Borgogno, affinché qualcuno se ne facesse carico con urgenza per contrastarne il decadimento, date le ingenti risorse richieste per un’eventuale ristrutturazione, alla quale il Comune non è nelle condizioni di far fronte, si era optato per la vendita all’incanto.

L’immobile, il cui valore era stato stimato dall’Ufficio tecnico comunale in 155.000 euro, era dunque stato messo all’asta dopo aver ottenuto il nulla osta dalla Soprintendenza, al cui parere il fabbricato di piazza d’Assi è soggetto, trattandosi di edificio storico. La stessa Soprintendenza ha però stabilito una lunga serie di pesanti vincoli, che l’acquirente avrebbe dovuto rispettare in fase di ristrutturazione. Tali restrizioni non sono state gradite e hanno bloccato sul nascere le offerte d’acquisto.

Non va dimenticato, infatti, che l’edificio risale al 1400 (la parte inferiore) e al 1500 (quella superiore). Difficile pensare di poter mantenere, con la radicale ristrutturazione necessaria, la struttura inalterata. «Basti pensare, per esempio, alle finestrelle presenti al primo piano, la cui piccola dimensione un tempo era considerata indispensabile per mantenere il calore all’interno, mentre oggi risultano insufficienti per ottenere l’abitabilità », spiega il Sindaco.

Ora che l’unica soluzione che si era prospettata (la vendita) è stata accantonata, il problema resta irrisolto, ma la questione non va trascurata. «L’edificio è pericolante », sottolinea preoccupato il primo cittadino.

Elisa Pira

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