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Cb, soccorso su onde radio

RADIOAMATORI Il Cb club è un’associazione attiva ad Alba dal 1982. La guida Giancarlo Canavese, presidente della sezione provinciale della Federazione italiana radioamatori-Servizi emergenza radio. I volontari gestiscono la rete radio che copre l’albese e le Langhe e permette di comunicare immediatamente situazioni di pericolo o di gestire interventi della Protezione civile in caso di calamità o di eventi.

Che cos’è il Cb club albese, Canavese?

«È un gruppo di radioamatori attivo da trent’anni. Cb è l’acronimo dell’inglese citizens’ band, banda di frequenze radio che si aggira attorno ai 27 mhz destinate a uso privato. La radio permette di essere reattivi in un momento di necessità soprattutto quando i cellulari non funzionano. Aiutiamo tutti senza chiedere niente. Da tre anni gestiamo la rete radio che copre 72 Comuni di Langa. Andiamo da Saliceto a Santo Stefano Belbo, comprese le Valli Bormida e Uzzone. Riusciamo a portare avanti questo progetto anche grazie agli aiuti della Regione, della Provincia e delle fondazioni».

Come funziona la rete?

«Nel 2009 l’associazione ha ottenuto da Roma le frequenze. Abbiamo quattro ponti radio: alla Morra, Bossolasco, Castino e Diano. Li usiamo per coprire in caso di guasto o di emergenza. Se in Langa ci sono problemi, siamo pronti a intervenire con il ponte per garantire la comunicazione su tutta la rete e per coordinare eventuali interventi».

Quanti sono i membri del Cb club?

«L’associazione si occupa di mantenere vivo e attivo questo servizio e conta diciassette persone: alcuni frequentano di più, altri meno, ma quando serve tutti sono pronti. Ultimamente abbiamo lavorato nel corso del Palio e a Collisioni».

Quali sono i progetti?

«Alba potrebbe legarsi con Bra e il Roero. Stiamo lavorando per questo. L’inaugurazione della rete completa sarebbe l’occasione perfetta per festeggiare i nostri primi trent’anni».

Quali sono stati gli interventi più importanti?

«L’alluvione del 1994 è stato il momento di maggiore emergenza. Ultimamente l’intervento a Collisioni ha richiesto un notevole sforzo. In passato abbiamo partecipato alla ricerca di persone scomparse e alle esercitazioni, come supporto radio, per la Protezione civile e altri gruppi».

Alessandro Costa

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