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Scultura in ferro battuto dedicata alla nocciola

L'opera di Gino Scarsi

CASTELLERO D’ASTI Iresidenti di Castellero d’Asti andranno orgogliosi della nuova opera dei loro concittadini Roberto Campia (infaticabile sindaco e organizzatore di eventi corilicoli) e del maestro d’arte Marcello Peola, riprodotta fedelmente in ferro battuto dall’artista canalese Gino Scarsi: un “trittico” di nocciole che ricorderà a coloro che passeranno per il concentrico astigiano la predilezione dei 280 abitanti di questo piccolo borgo della Val Triversa per il frutto più diffuso sulle colline piemontesi.

Questo secondo monumento alla nocciola, che si affianca a quello di Cravanzana, evidenzia una nuova prospettiva che riflette quanto la natura fa crescere con maestria annualmente nel grembo verde dei cespugli di nocciolo.

La trentesima edizione della Fiera “Città della nocciola” di Castellero ha ospitato quest’anno l’undicesima Assise nazionale delle città della nocciola, durante la quale sono stati presentati gli eventi a cui l’associazione “Città della nocciola” prenderà parte fino a fine anno: Eurochocolate a Perugia, il Salone del gusto a Torino (25-29 ottobre), la Borsa nazionale del turismo della nocciola (15-18 novembre a Paestum) e il Nocciola day (15 dicembre, in tutti i Comuni soci dell’associazione “Città della nocciola”).

L’opera di Gino Scarsi

La Fiera di Castellero ha visto primeggiare fra i 70 partecipanti alla “nocciola d’oro” (gara riservata ai produttori astigiani basata sulla valutazione tramite resa di un campione di frutti) l’azienda “Accornero Luigi” di Viarigi (98,50 punti) davanti all’azienda “Calosso Francesco” di Bubbio (98,49) e all’azienda “Zoia Irene” di Viarigi (97,96).

Claudio Sonnati

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