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Assegnati 16 alloggi di edilizia popolare

ABITAZIONI «Sono iniziati gli ingressi negli alloggi Atc in via Piumati, di cui si è conclusa la ristrutturazione», dice soddisfatta Bruna Sibille, sindaco di Bra. «Sulla base delle graduatorie redatte, saranno occupati tutti da italiani».

L’Agenzia territoriale per la casa, con un investimento di alcune centinaia di migliaia di euro, ha ristrutturato sedici appartamenti nell’edificio di via Piumati 163.

La disponisibilità di questi alloggi permette di accorciare un poco la lista d’attesa di quanti chiedono di avere una casa di edilizia popolare. Richieste che in un periodo di crisi come quello attuale – nel quale molti non solo non sono in grado di ottenere e pagare un mutuo, ma neppure di sostenere il costo di un affitto a prezzi di mercato – aumentano sempre di più.

Il fatto che gli assegnatari in via Piumati siano tutti italiani induce a pensare che la situazione economica di molti nostri connazionali negli ultimissimi anni sia scesa verso il basso, tanto da “fare concorrenza” agli stranieri, che fino a poco tempo fa (proprio perché più poveri) si aggiudicavano una fetta consistente degli appartamenti di edilizia pubblica.

Sul fronte delle case Atc il sindaco Bruna Sibille rimarca un altro importante risultato: «Il debito dei morosi incolpevoli si è ridotto drasticamente da 300.000 a 38.000 euro. Con un enorme lavoro eseguito dagli uffici della Ripartizione socio-scolastica, coordinati dall’assessore Gianni Fogliato, sono state incontrate molte decine di persone che risultavano essere in debito con l’Atc». Con un piano di rientro personalizzato la maggior parte di loro ha provveduto a saldare i debiti, evitando così che dovesse essere il Comune a sborsare il denaro.

Agenzia per la locazione. Intanto, quelle che vanno fino alla fine dell’anno sono le ultime settimane a Bra per accedere ai fondi dell’Agenzia sociale per la locazione (per informazioni rivolgersi alla Ripartizione socio-scolastica comunale, tel. 0172-43.82.38). Si tratta di un’iniziativa per favorire l’incontro tra domanda e offerta sul mercato degli affitti, aiutando persone che si trovino in momentanee situazioni di difficoltà economica, pur non rientrando nei parametri di coloro che possono accedere alle case popolari.

Per i proprietari di appartamenti sono previste tre agevolazioni: Imu ridotta utilizzando il sistema degli affitti concordati (aliquota minima del 4 per mille); un contributo di 500 euro una tantum; una polizza fidejussoria, rilasciata dalla Banca di credito cooperativo di Cherasco, che può arrivare a coprire un massimo di sei mesi di affitto in un triennio.

Il vantaggio per gli inquilini è rappresentato da un contributo in denaro di 1.500 euro per coprire le prime mensilità dell’affitto.

Diego Lanzardo

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