Canova: «Tagliare l’Imu si può»

LA PROPOSTA Alleggerire le tasse a carico degli albesi è possibile. Lo sostiene il consigliere dell’opposizione Mario Canova che, nel Consiglio di venerdì 30 novembre, presenterà all’Amministrazione comunale una proposta finalizzata a cancellare l’Imu sull’abitazione p r i n c i p a l e . L’idea, ha spiegato Canova, trae ispirazione dal Comune milanese di Assago che, applicando la legge 201 introdotta nel 2011 dal Governo diMario Monti (articolo 13, comma 10), ha incrementato la detrazione per l’Imu sulle abitazioni principali e su una pertinenza, portandola dai 200 euro di legge alla quota necessaria per pareggiare l’importo stesso previsto dell’aliquota. «L’imposizione dell’Imu incide pesantemente sui bilanci delle famiglie albesi e l’eventuale azzeramento del pagamento della tassa sulla prima casa, ottenibile elevando la detrazione fino alla concorrenza dell’imposta, significherebbe garantireungrosso aiuto ai cittadini », ha dichiarato Mario Canova, aggiungendo: «Il Comune, innalzando la detrazione, darebbe alla cittadinanza un forte segnale di vicinanza e fornirebbeun sostegno concreto a coloro i quali sono maggiormente in difficoltà». Nel capoluogo delle Langhe, l’Imu sull’abitazione principale (reintrodotta dopo l’esenzione prevista dal Governo di Silvio Berlusconi) viene per ora imposta applicando l’aliquota di legge al 4 per mille.Sono previste, comenelle altre parti d’Italia, una detrazione forfettaria, uguale per tutti, pari a 200 euro e una detrazione di 50 euro per ogni figlio convivente minore di 26 anni, fino a un massimo di 8 figli.

Secondo le stime, quest’anno, il gettito dell’Imu sulle abitazioni principali, al netto delle detrazioni, dovrebbe garantire al Comune un’entrata di circa 1 milione di euro, che dovrebbe sommarsi ai circa 10 milioni di euro provenienti dal pagamento dell’Imu sugli altri tipi di immobili presenti in città (tassati all’8,1 per mille, con un piccolo incremento rispetto al 7,6 per mille fissato dallo Stato).

In tutto, quindi, il Comune dovrebbe incassare dall’Imu circa 11 milioni di euro, 5 milioni dei quali andranno obbligatoriamente trasferiti allo Stato. Ma cosa accadrebbe se l’Esecutivo guidato da Maurizio Marello decidesse di innalzare la detrazione sulle abitazioni principali? Harisposto il consigliere della minoranza Mario Canova: «Da ciò che abbiamo potuto verificare, pare che, nel caso in cui il Comune decidesse di incrementare la detrazione sulle abitazioni principali e su una pertinenza, azzerando di conseguenza l’imposta, lo Stato continuerebbe a esigere lo stesso gettito di Imu richiesto in precedenza. Dunque, il Comune sarebbe chiamato a sopperire, attingendo dal proprio bilancio, al gettito Imu sulla prima casa non incamerato dai cittadini. Non si tratterebbe comunque di una spesa aggiuntiva a carico delle casse comunali, bensì di una piccola rinuncia da realizzare, sistemando alcune voci di spesa nel bilancio, a beneficio delle tasche dei contribuenti».

e.f.

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