Cappella della Sindone, il punto sui restauri

Sono passati 15 anni dall’incendio che ha distrutto la Cappella della Sindone. In questi tre lustri si sono alternati vari cantieri, tre  aste pubbliche per l’appalto dei lavori, tre aste pubbliche per l’affidamento di servizi, sette gare informali per l’affidamento a trattativa privata di servizi e di lavori, alcune decine di contratti di ricerca e di sperimentazione con il Politecnico e l’Università di Torino ed esperti di varie discipline per una spesa complessiva di 14 milioni di euro. Ora secondo quando riferito dal Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte, Mario Turetta i lavori sono ripresi e stanno proseguendo secondo i tempi stabiliti.

L’appalto dei lavori di riabilitazione delle strutture in elevazione della Cappella, aggiudicato nel 2009, è stato oggetto di un susseguirsi di vicissitudini giudiziarie per i ricorsi giurisdizionali presentati al Tribunale amministrativo regionale nel tentativo di ottenere l’annullamento dell’aggiudicazione dei lavori. Poi, risolte le vertenze giudiziarie di carattere amministrativo e avviati i lavori, si sono presentate con l’impresa aggiudicataria dei lavori difficoltà e criticità tali da costringere ad adottare il provvedimento di risoluzione del contratto per grave inadempienza dell’appaltatore. In sostanza questo ha comportato un ritardo di almeno due anni sui lavori.

La buona notizia è che dopo questa pausa forzata, sono finalmente ripresi i lavori per il completamento della riabilitazione delle strutture in elevazione della Cappella: il 30 aprile ha avuto luogo la consegna dei lavori affidati ora alla ditta Arcas Spa, che era risultata seconda aggiudicataria nella procedura di gara del 2009. Si è così entrati nella fase più delicata e complessa del cantiere, quella che prevede la sostituzione di circa 1.550 elementi di marmo gravemente danneggiati dall’incendio (su un totale di 5.454), per i quali non è stato possibile prevedere il solo consolidamento. Dovranno essere sostituiti per restituire alla Cappella la sua capacità portante; i rimanenti conci, oggetto di un appalto specifico già in corso, potranno essere consolidati e integrati con malte appositamente formulate. Per tutta questa operazione la spesa prevista è di altri 8,7 milioni, e il lavori dovranno terminare entro marzo del 2014. Al termine resteranno da realizzare le integrazioni volumetriche dell’apparato decorativo interno della Cappella e il restauro degli elementi bronzei, delle superfici esterne e dei serramenti. Per questi lavori, non inclusi nel progetto preliminare del 1999, «la Direzione Regionale – ha sottolineato Turetta – è impegnata nel reperimento dei circa 6 milioni ancora necessari».

Agenzia giornali diocesani

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