Betlemme in Langa

Il presepe vivente di Dogliani Castello, allestito nella parte alta della cittadina a cura della Pro loco, è uno dei più grandi d’Italia e attira ogni anno visitatori da tutta la provincia e anche da fuori regione. Si svolge nelle serate del 23 e 24 dicembre, a partire dalle 20.30, e trasforma la borgata medievale nella Betlemme di duemila anni fa.

Le luci sono spente e il cammino dei viandanti è guidato solo dalle torce. Non ci sono musiche in filodiffusione ma solo il vociare di turisti e figuranti che animano strade, case, botteghe. Immerso in un clima d’altri tempi, il visitatore può vedere gli artigiani al lavoro, addentrarsi in locande colme di avventori rumorosi, sbirciare in case di contadini e pastori in cui si dipanano i riti casalinghi della vita quotidiana: il vasaio che produce vasi, piatti e altri oggetti, il falegname, lo scultore di pietre, le filatrici, le ricamatrici, il dotto, il censore, i soldati e tanti altri personaggi che attendono al loro lavoro.

Per un presepe così “vivo” si inizia a lavorare già all’inizio dell’anno: bisogna costruire le capanne dei pastori, preparare le torce che, insieme ai falò, sono le uniche luci della notte, allestire le botteghe degli artigiani, le locande, le case e collocare la grande stella cometa che sorvola il presepe per annunciare il lieto evento, partendo dal campanile della chiesa parrocchiale per arrivare sull’antico torrione.

La manifestazione si tiene da 38 anni. A spendere sacrificio, fatica e sopportazione del freddo per la sua buona riuscita sono ogni anno oltre 350 comparse, che riportano e rivisitano nella “Betlemme langarola” i tipici personaggi della sacra rappresentazione: pastori erranti con agnellini in spalla, volti arabeggianti infreddoliti, viandanti ubriachi che litigano nelle osterie, artigiani alle prese con lavori dimenticati.

Tra i vicoli del borgo si aggira anche una coppia di sposi, Giuseppe e Maria, con la giovane donna incinta a cavallo di un asino e alla ricerca di un riparo. Sarà solo il buon Gelindo, rappresentativo della tradizione di Langa, a indicare loro il rifugio in una capanna. Sarà qui, nel torrione medievale, che si compie il sacro evento: guidati dalla cometa, i visitatori troveranno la Sacra famiglia con il bue e l’asinello, gli angioletti che annunciano la lieta notizia e i pastori che intonano una dolce nenia. La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione meteorologica: oltre alla possibilità di usufruire di ampi parcheggi illuminati, sarà messo a disposizione anche un servizio di bus-navetta dalla chiesa parrocchiale della parte bassa del paese fino all’entrata del presepe.
L’ingresso è a offerta libera. Per informazioni: www.prolococastello.it; www.comune.dogliani.cn.it.
Miranda Ciravegna

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