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Gli italiani vengono dopo la politica

Berlusconi minaccia di tornare e il  governo monti rischia di cadere

«La situazione oggi è ben più grave di un anno fa quando lasciai il governo. Oggi l’Italia è sull’orlo del baratro», ha detto l’ex premier Silvio Berlusconi il 5 dicembre. «Non lo posso consentire», ha aggiunto, minacciando di salvare un’altra volta il Paese.

Lo spread, il maggior tasso d’interesse dei Btp sui bund  tedeschi, era appena sceso sotto i 300 punti. Un premio che l’Italia e il Governo tecnico di Mario Monti hanno meritato, insieme al rinnovato prestigio politico nel mondo.

Per il resto prosegue la salita degli italiani al calvario, iniziata sotto i governi di Berlusconi. Crescono debito pubblico e recessione economica. Lavoratori e disoccupati sono ancora il problema da smaltire. Il solo annuncio dell’eventuale nuovo governo del Cavaliere spaventa la finanza internazionale. Lo spread è già ripartito.

Obbediente al suo Capo, il 6 dicembre quasi tutto il Pdl non ha votato la fiducia al Governo Monti, che sta in bilico. Il potere di ricatto del vecchio Premier è il peccato originale che Monti e l’Italia pagano con la diffidenza dei mercati.

Berlusconi ha un obiettivo: fare i propri interessi. Ci riuscirà meglio con la legge elettorale vigente. È la legge “porcata” più aborrita dai cittadini, ma il Parlamento ha poca voglia di cambiarla. Perché piace ai capi della politica così com’è. Che l’Italia sia sull’orlo del baratro è l’ultima preoccupazione della “Casta”.

Giacomo Battaglino

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