Si è dimesso un assessore

SANTO STEFANO BELBO Soffiava vento di tempesta sulla sala consiliare del Municipio lunedì 26 novembre. Un coup de théâtre ha acceso, fin dall’inizio, gli animi di un interminabile Consiglio comunale: la restituzione al sindaco Luigi Icardi delle proprie deleghe da parte dell’assessore alla Polizia locale, attività produttive e commercio, Marinella Massaro.

Un epilogo, in parte previsto da tempo, in seguito ai dissapori cominciati nel giorno stesso della vittoria delle elezioni nel maggio dello scorso anno, quando il primo cittadino nominò vicesindaco Giovanni Colla e non la Massaro, la quale pretendeva la carica in virtù del maggior numero di preferenze: 277 a 176.

«La motivazione – spiega Marinella Massaro – sta nella crescente divergenza di opinioni politiche, che è via via aumentata dall’inizio della legislatura fino a oggi. In più, certe scelte operate ultimamente dalla maggioranza in campo urbanistico non mi trovano d’accordo».

Una situazione diventata ormai insostenibile. «Quando le divergenze di opinioni nell’ambito esecutivo diventano così profonde, ritengo che non sia più giusto, per il bene del paese, rimanere insieme per forza», sottolinea ancora la Massaro, che rimarrà “indipendente” all’interno del Consiglio comunale, senza schierarsi né con la maggioranza e neppure con l’opposizione. «Continuerò la mia attività politica in virtù della fiducia datami dai cittadini alle ultime elezioni », afferma l’ex Assessore.

Non si è fatta attendere la risposta del Sindaco: «Sono dispiaciuto delle dimissioni dell’Assessore, anche perché le sue deleghe sono importanti e delicate per la vita amministrativa del paese. Il nostro gruppo ha sempre manifestato coesione e unità di pensiero per ogni scelta votata e operata, compreso l’assessore Massaro. Le divergenze di cui parla, che ritengo sovradimensionate, nascono probabilmente da un suo fraintendimento a inizio mandato. Un errore di valutazione che tende a minare l’equilibrio di una Giunta la quale fino a oggi ha dimostrato stabilità e coerenza nel buon governo del paese. Mi rendo comunque disponibile al dialogo sviluppando il mio impegno nella gestione di questa situazione, nella speranza di un ripensamento».

Fabio Gallina

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