Presentata, sabato 23 febbraio, in un palazzetto Re Rebaudengo gremito, la tredicesima edizione di Canté j’euv nel Roero in programma a Castagnito sabato 23 marzo. A fare gli onori di casa e a investire il comune di Castagnito: sindaco e vicesindaco di Guarene, Franco Artusio e Piero Rivetti. Pierfelice Isnardi, primo cittadino castagnitese, ha anticipato che il parcheggio sarà allestito a Baraccone, da dove partiranno le navette; il centro storico sarà chiuso al traffico, ma le persone non autosufficienti potranno parcheggiare in alcuni cortili; la sfilata attraverserà tutto il capoluogo fino alla chiesa di San Bernardo, dove, secondo la leggenda, già nel sedicesimo secolo i soldati di passaggio smettevano le armature per cimentarsi nella questua delle uova. La sfilata dei musicanti guidati dal fratucin proseguirà poi attraverso le colline.
[nggallery id=93 images=9]Il sindaco di Castagnito, ricevendo, dall’omologo sommarivese Simone Torasso, la mantella indossata per un anno dal primo cittadino del paese organizzatore, ha illustrato le finalità benefiche di questa tredicesima edizione. I soldi raccolti attraverso la questua saranno in gran parte devoluti a sostegno di un progetto scolastico per bambini poveri del Kenya a cura di suor Teresa Marcazzan delle Figlie di San Paolo di Alba e, in parte minore, per istituire una borsa di studio finalizzata a “indagare” la storia millenaria della questua delle uova. A fare da collante tra gli interventi dei rappresentanti delle varie istituzioni, i canti intonati dal gruppo di “Canterini di Castagnito”.
m.p.