Davico aspetta la decisione di Tremonti

La città della Zizzola si ritrovata in linea con il nuovo corso della politica a livello nazionale: anche a Bra il Movimento 5 stelle ha raggiunto (sia alla Camera sia al Senato) il 25 per cento dei consensi. A scapito di Pd, Pdl e Lega Nord. Il partito fondato da Umberto Bossi, ha patito un vistoso calo, perdendo voti anche nelle sue storiche “roccaforti” rappresentate dalle frazioni Bandito e Riva. E il senatore Michelino Davico – in attesa della scelta di collegio del collega Giulio Tremonti – non ha ottenuto la conferma.

Come spiega il successo del Movimento 5 stelle?

«Era un successo annunciato. Si sapeva che quello di Grillo sarebbe stato un exploit anche se sentendo parlare gli esponenti di questo movimento ci si rende conto che sono fuori da ogni logica politica tradizionale, che sono degli ingenui idealisti, certamente incapaci di cambiare le cose. I voti di protesta non possono portare molto lontano».

Quali i motivi del calo di consensi al suo partito?

«Abbiamo tenuto sostanzialmente in Piemonte, ma abbiamo avuto quello che era un prevedibile calo in Liguria, in Emilia e al centro. La gente è stufa ma non si rende conto che non ci si può affidare a personaggi che non esprimono un programma e delle prospettive. Anche da noi abbiamo perso molti voti dei giovani, che si sono orientati verso i grillini. Come sta dicendo anche Flavio Tosi, dobbiamo tornare a essere la Lega di un tempo, ossia un partito concreto, pronto a risolvere i problemi dei cittadini».

Quale futuro se non sarà riconfermato?

«Aspetto che Giulio Tremonti faccia la sua scelta (è stato eletto anche in Lombardia, ndr) e poi vedremo. Se non dovessi essere riconfermato al Senato, tornerei a svolgere la professione che facevo prima di iniziare questa avventura, che mi ha portato anche a ricoprire la carica di sottosegretario al Ministero dell’interno».

Valter Manzone

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