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Fusione: si farà un referendum

COAZZOLO Un secondo incontro con la popolazione, questa volta di domenica mattina per ascoltare anche gli anziani (quelli che la fusione l’avevano già ricevuta d’autorità all’epoca del fascismo), e un questionario-referendum con due semplici domande (fusione sì o no? E se sì, con chi?), al quale saranno tenuti a rispondere tutti i residenti maggiorenni di Coazzolo.

Sono questi gli impegni assunti dall’Amministrazione comunale del sindaco Fabio Carosso dopo la riunione di martedì scorso in Municipio per illustrare l’ipotesi di fusione del Comune astigiano con Castagnole delle Lanze o Neive. L’incontro ha visto una partecipazione di cittadini oltre ogni aspettativa: giovani, adulti, contadini, ristoratori, pensionati, tutti intervenuti per capire qualcosa di più sull’ipotesi di fusione con un paese più grande, unica possibilità di sopravvivenza per il piccolo Comune astigiano.

«I miei compaesani hanno subito capito che il destino di Coazzolo è l’accorpamento con un altro Comune », spiega il sindaco Carosso. «Non possiamo ancora dare risposte precise, ma la fusione garantirebbe la possibilità di mantenere alcuni servizi e ricevere contributi statali per completare ciò che manca al nostro paese: dalle fognature alle reti telefoniche, alla manutenzione di strade e fossi».

L’iter sarà lungo e complicato. «Con questa azione – aggiunge Carosso – crediamo di anticipare i tempi, potendo così scegliere con chi accorparci senza imposizioni dall’alto».

Ma cosa ne pensano i sindaci di Castagnole delle Lanze e Neive? Entrambi, con una lettera, hanno espresso parere favorevole ad accogliere Coazzolo nel proprio Comune.

Il primo cittadino castagnolese, Marco Violardo, nel Consiglio comunale di giovedì scorso, ha fatto il punto della situazione, alla luce di quello che è emerso dall’incontro tra gli amministratori di Coazzolo e la popolazione. Ha detto Violardo: «Un accorpamento concordato tra i due Comuni porterebbe vantaggi a entrambi: Castagnole delle Lanze, grazie alle risorse aggiuntive che arriverebbero da Stato e Regione, potrebbe continuare a erogare gli attuali servizi (scuole, asili, trasporti, mense), arricchendosi di un borgo come Coazzolo, molto bello e suggestivo, curato dal punto di vista urbanistico e architettonico ».

Il sindaco di Neive Luigi Ferro aggiunge: «Abbiamo dato la nostra disponibilità ad aprire un tavolo di lavoro e analizzare attentamente la situazione. Prima di fare dichiarazioni ufficiali, vogliamo esaminare il caso, e valutare le eventuali azioni da compiere ».

Intanto, oltre a Castagnole delle Lanze e Neive, il paese sulla punta del “grappolo” della provincia di Asti potrebbe pensare anche alla fusione con altri Comuni confinanti come Mango, Castiglione Tinella o Santo Stefano Belbo.

Fabio Gallina, Silvana Fenocchio

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