Inproma ha vinto: potrà bruciare ancora più grasso

CERESOLE Nella terza Conferenza dei servizi sul caso, il 28 febbraio, la Provincia ha approvato la richiesta dell’Inproma per il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale e l’introduzione di una nuova linea produttiva il cui uso, però, non potrà avvenire in contemporanea con la vecchia linea. È stato pure autorizzato un aumento della quantità di grasso da bruciare all’ora, in caldaia per la produzione di energia elettrica e termica, a patto che questo non comporti un aggravio delle emissioni in atmosfera. Date le autorizzazioni concesse, la Provincia ha richiesto venisse implementato il sistema di abbattimento delle emissioni di fumi in atmosfera e un controllo più serrato sui fumi emessi. «Se prima il nostro controllo circa i fumi emessi si limitava a un report annuale», spiega il vicesindaco Franco Olocco, «oggi richiediamo all’azienda un accesso via web ai dati per un controllo più efficace e puntuale». Anche l’Arpa, rapp r e s e n t a t a dall’ingegnere Enrico Brizio, ha richiesto un controllo più serrato sullo sistema di monitoraggio delle emissioni, prescrivendo ulteriori parametri di verifica. «Ci auguriamo che Inproma costruisca un rapporto trasparente con il territorio e i ceresolesi», dichiara la presidente della sezione braidese di Legambiente Nadia Virtuoso. «Ma siamo determinati ad aprire un dibattito più ampio per capire come il Piemonte intenda gestire i materiali trattati, in forma monopolistica, dall’azienda».

a.d.

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