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Onorevoli, la Tares è un’imposta assurda

In attesa dei rifiuti di Roma arrivano quelli valdostani

TASSE Bruna Sibille, primo cittadino di Bra, non ci sta a continuare a fare da esattore per conto dello Stato e chiama a raccolta i colleghi sindaci della provincia di Cuneo sulla nuova tassa per la raccolta dei rifiuti, la famigerata Tares. L’intento dell’incontro fissato per sabato 23 marzo è quello di sollecitare la decina di parlamentari eletti nella Granda perché si facciano parte attiva presso il futuro Governo (che si spera venga costituito).

«È impensabile, in un periodo di crisi che vede i redditi di tante famiglie contrarsi sempre più, chiedere che i Comuni aumentino del 30% la Tassa rifiuti», sottolinea il sindaco Sibille.

Dopo l’Imu – tassa in teoria comunale, ma grazie alla quale lo Stato ha incassato diversi miliardi di euro – ora Roma tenta nuovamente di imporre un altro balzello “travestendolo” da imposta locale, obbligando i Comuni a inserire nella nuova tassa rifiuti, la Tares, un’addizionale destinata a finire nelle casse statali.

«Questa operazione è anche peggio di quella dell’Imu», aggiunge Bruna Sibille, «perché sul tema rifiuti negli ultimi anni il Comune si è impegnato a sensibilizzare i cittadini sulla necessità di fare la raccolta differenziata, per avere un beneficio ambientale, ma anche per contenere i costi di smaltimento e i risultati ci sono stati: Bra nel consorzio è in cima alla classifica per percentuale di differenziata. Ora lo Stato ci impone di aumentare del 30% le bollette per fare cassa. I cittadini si sentiranno presi in giro».

Una situazione paradossale vissuta da tutti i Comuni, da qui l’idea di riunire i sindaci della Granda per far sentire la loro voce nei palazzi romani.

Sabato 23 marzo, alle 9.30, al centro polifunzionale Giovanni Arpino il sindaco Bruna Sibille ha invitato i colleghi della Granda a un incontro con tutti i parlamentari della provincia di Cuneo.

Durante l’appuntamento, saranno presentate anche le regolamentazioni attivate dagli enti locali e proposte alcune richieste di modifica alle norme nazionali da presentare in ambito parlamentare.

Intanto la convocazione dell’incontro ha già sortito i primi effetti. «Insieme a più di cinquanta colleghi ho presentato una mozione per chiedere al Governo l’immediata sospensione della Tares », annuncia la senatrice del Partito democratico Patrizia Manassero.

Diego Lanzardo

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