Passa la variante al Prg. Si ampliano le aree produttive

CASTELLINALDO.  Un solo punto all’ordine del giorno – la variante al Prg relativa all’ampliamento di alcune aree residenziali e di quelle produttive nelle località Pautasso e Varata – ma sufficiente a scatenare un acceso dibattito consiliare. Troncato con severità dal sindaco Roberto Costa.
Portata all’approvazione del Consiglio castellinaldese mercoledì 13 marzo, al termine di un iter avviato due anni fa, la variante è stata oggetto di aspre critiche da parte della minoranza prima di essere approvata da un Consiglio monco di molti consiglieri di maggioranza e opposizione, esclusi dal voto poiché coinvolti. Prima di allontanarsi dall’aula il capogruppo d’opposizione Giuseppe Baracco ha letto un testo nel quale si accusava la maggioranza di «confusione e pressappochismo» e di cercare il consenso derivante dall’appoggio a progetti di agricoltura biologica, pur avallando, con la variante in discussione, l’ampliamento delle aree produttive esistenti e la costruzione di nuovi capannoni.
Usciti Baracco e Carla Molino, a proseguire la linea di opposizione è stato Michael Isnardi, che ha criticato l’esclusione dell’Osservatorio del paesaggio dalla commissione di valutazione regionale che ha esaminato la variante. Ne ha reciso le aspettative il geometra comunale Pier Franco Marchisio, che ha curato la stesura del documento: «L’Osservatorio non è organo tecnico competente. Il Consiglio comunale ne ha respinto tutte le richieste, anche quella di essere convocato in conferenza esaminatrice». E il sindaco Roberto Costa ha rincarato: «Abbiamo recepito tutte le richieste e le osservazioni avanzate da Provincia e Regione. Questa variante incide su una zona “a basso impatto ambientale”, in cui non crescevano neppure le patate, e permetterà ai giovani di restare a vivere e a lavorare in paese». Considerazioni che Isnardi ha rintuzzato: «Essere in una valle chiusa non significa che queste aree produttive siano “a basso impatto ambientale”. Magari non si vedono dalle strade principali, ma quelle sono valli boscate: è un consumo inutile di territorio e l’impatto ambientale c’è, eccome».
La discussione ha preso poi pieghe “personali” – con le accuse di Costa a Isnardi di criticare la variante, ma di aver acquistato casa in una zona oggetto di un recente Pec – a cui ha fatto seguito il richiamo della consigliera di maggioranza Sonia Bordino («Siete capaci di criticare ma non di proporre»), e vari, reciproci rimpalli di scarsa lungimiranza nelle politiche di sviluppo del paese. Che Costa ha poi troncato in modo spiccio richiamando al voto, tra le opposizioni di Isnardi che lamentava: «Le idee diverse si dovrebbero ascoltare e condividere. Già la sessione consiliare in seconda convocazione denota la chiusura nei nostri confronti: così potete approvare la variante con i soli vostri voti».
E così è stato: sei favorevoli, due contrari e la variante al Prg è passata.

Valeria Pelle

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