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Cherasco in festa per il Giro

La tappa sarà la numero 13 e si svolgerà venerdì 17 maggio, numeri inquietanti per chi è superstizioso, ma l’ottimismo è di rigore tra gli organizzatori della Busseto-Cherasco, compresa nella prossima edizione del Giro d’Italia. La corsa a tappe più dura in assoluto è stata definita dal campione inglese Bradley Wiggins. E come dargli torto: l’edizione 2013 partirà da Napoli e presenta una lunghezza complessiva di 3.405 chilometri per 21 tappe, di cui tre a cronometro, sette per velocisti e ben undici di montagna, con una quarantina di salite. Il Piemonte sarà ben rappresentato con altre tre frazioni: Cervere- Bardonecchia (Jafferau), Cesana Torinese-Col du Galibier e Valloire-Ivrea.

Alla presentazione della tappa, venerdì scorso a Cherasco, l’assessore regionale allo sport Alberto Cirio ha ricordato il rapporto consolidato tra il Piemonte e il ciclismo, rivelando qualche anticipazione per il Giro 2014 («Abbiamo più di una promessa per una tappa a cronometro Barbaresco-Barolo», progetto di cui si parla da tempo e di cui Gazzetta ha già dato notizia nei mesi scorsi, ndr) e del Tour de France («Credo che riusciremo ad avere uno sconfinamento importante in Piemonte»).

All’incontro nel palazzo comunale sono intervenuti, oltre a Cirio e gli amministratoricomunali, anche il consigliere regionale Federico Gregorio, l’assessore provinciale Roberto Russo, il direttore dell’ente turismo “Alba, Bra, Langhe e Roero” Mauro Carbone, il presidente onorario del Comitato di tappa Giuseppe Piumatti, gli ex corridori piemontesi Franco Balmamion, Italo Zilioli, Matteo Cravero e la medaglia d’argento paralimpica di handbike Francesca Fenocchio, entusiasta del gran premio della montagna posto lungo la tappa cheraschese nella “sua” Albaretto della Torre, più precisamente a Tre Cunei.

Sì, perché proprio Cirio rivendica la “deviazione” della tappa (seconda per lunghezza con i suoi 242 chilometri) dalla piatta pianura alla Langa, garantendo una visibilità mediatica ad alcune località meno note in termini turistici. La carovana rosa passerà per Neive (Borgonuovo), Treiso, Alba, Ricca, Rodello, Albaretto Torre, Sinio, Gallo, Barolo e, passato il Tanaro, Narzole.

Il giornalista Giorgio Viberti, accompagnato da un altro importante collega come Gianni Romeo, ha curato la presentazione e l’analisi della frazione. Chi alzerà le mani al traguardo di Cherasco? La lista dettagliata prevede: Cavendish, ma anche Démare, Ventoso, Goss, Kittel e per rimanere in casa nostraModolo, Viviani, Ferrari, Bennati e Chicchi. Per la vittoria finale, assenti Contador e Joaquim Rodriguez, si fanno i nomi di Nibali, oltre all’ultimo vincitore della “corsa rosa” Hesjedal e del Tour Wiggins; e poi Evans, Samuel Sanchez, Gesink e Menchov, mentre tra i candidati italiani Basso, Scarponi, Pellizotti, Pozzovivo. Per Balmamion sarà Wiggins, Zilioli punta su Nibali. Ma il pronostico più originale, tra l’ironico e lo scaramantico, è di Cirio: «Chi vincerà la tredicesima tappa di venerdì 17 sarà quello che vincerà il Giro!». Auspicando che tutte le negatività potranno neutralizzarsi a vicenda, magari sull’asfalto “ecologico” dell’ultimo chilometro.

Cristiano Lanzardo

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