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Comunità montana, ancora un rinvio

BOSSOLASCO Tutti pensavano che quello di venerdì scorso fosse l’ultimo Consiglio della comunità montana “Alta Langa” prima del commissariamento e della liquidazione, ma non è andata così. La Regione, in un incontro a Torino coi presidenti degli enti montani (per l’Alta Langa c’era la vicepresidente Anna Maria Molinari) svoltosi nel pomeriggio, ha comunicato che i liquidatori non verranno nominati, ma scelti tramite bando, procedura che inevitabilmente allungherà i tempi. Il bando, infatti, dovrà essere predisposto in Commissione, essere valutato dal Consiglio delle autonomie locali, ottenere l’approvazione della Giunta piemontese ed essere pubblicato sul bollettino della Regione. Dopodiché, i professionisti interessati a ricoprire la carica (presumibilmente avvocati o commercialisti) avranno un mese di tempo per candidarsi.

«Ne riparleremo a Natale », ha detto, calcando un po’ la mano, il presidente della Comunità montana Alessandro Barbero. In ogni caso, anche volendo essere più ottimisti, uno slittamento di qualche mese appare inevitabile e difficilmente il Commissario arriverà prima dell’estate.

L’ente montano di Bossolasco resterà quindi operativo ancora per qualche mese, sia pure con tutte le limitazioni di un organismo destinato alla chiusura. «La situazione è caotica», ha commentato il presidente Barbero difendendo la decisione dell’Alta Langa di ricorrere alle convenzioni anziché alle Unioni. «Noi abbiamo scelto la strada più semplice, senza creare difficoltà ai Comuni. Con la liquidazione, se va bene, divideremo fondi tra i Comuni, se va male non divideremo nulla, mentre in altre realtà divideranno i debiti».

E a proposito di conti, il Consiglio ha approvato il bilancio di previsione 2013, documento che non può non tenere conto dell’incerta situazione finanziaria regionale. La segretaria Carla Bue ha annunciato che i trasferimenti dovrebbero essere gli stessi dell’anno scorso; pertanto il bilancio (che pareggia a 3 milioni 318.500 euro) è stato stilato ipotizzando di avere gli stessi fondi a disposizione, senza prevedere particolari investimenti e puntando esclusivamente sull’ordinaria amministrazione.

Dalla Regione nei giorni scorsi è giunta la comunicazione di uno stanziamento di 8 milioni di euro per l’attività delle Comunità montane piemontesi. A quella di Bossolasco saranno destinati 336.422,80 euro.

Il Consiglio di venerdì sera si è anche occupato di alcuni punti legati in qualche modo alla liquidazione dell’ente, a partire dalla situazione delle società partecipate: Alse e gal Langhe Roero leader. Per la prima il Consiglio ha deliberato di vendere le quote ai Comuni che usufruiscono del servizio. Un po’ diversa la situazione del Gal che, come ha spiegato il presidente Piercarlo Adami, ha un’attività legata a un piano regionale in scadenza nel 2015. La proposta di Adami, approvata dal Consiglio, prevede che la Comunità montana si faccia carico della quota annuale (14.500 euro) fino al 2015; poi le quote verranno cedute ai Comuni e la gestione di progetti sovracomunali legati a fondi europei sarà demandata al Gal.

Il Consiglio ha poi approvato la vendita ai Comuni di riferimento (Gottasecca, Prunetto e Torre Bormida) di alcuni terreni su quali sono installati ripetitori televisivi e ha dato il via libera alla cessione gratuita ai Comuni della sede della Comunità montana, operazione che non prevede oneri per i paesi (le spese notarili saranno a carico dell’ente montano) e che dovrebbe andare in porto entro maggio, dopo che i vari Consigli comunali si saranno espressi a favore della “multiproprietà”. In questo modo, il fabbricato di via Oberto resterà a disposizione del territorio continuando a ospitare le sedi di vari organismi (Alse, Gal, i Consorzi di tutela del formaggio “Murazzano” e della nocciola “Piemonte Igp”, un ufficio del Creso).

Intanto, però, un nuovo utilizzo per la sede è già stato trovato. Da qualche settimana, nei locali della Comunità montana sono stati trasferiti alcuni uffici municipali di Bossolasco.

Corrado Olocco

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