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L’imposta che non decolla

Enoteca di Canale. Guelfo è l'amministratore unico

SOMMARIVA PERNO Sulla carta doveva portare nuovi introiti, mentre i primi bilanci, a quasi un anno dalla sua introduzione, raccontano una realtà diversa. Introdotta lo scorso giugno, la tassa di soggiorno, l’imposta a carico dei turisti per sostenere il settore, stenta a decollare.

Nel 2012 Associazione dei sindaci ed Ente turismo avevano istituito un tavolo di confronto, stabilendo di introdurla a livello locale. L’accordo che ne seguì prevedeva per i Comuni la possibilità di destinare la metà dei proventi direttamente all’Atl, mentre l’altra metà poteva essere vincolata alle spese di bilancio relative al settore turistico.

«Il nostro Comune», spiega il sindaco Simone Torasso, «nell’aprile del 2012 dava attuazione a questa imposta stabilendo di introdurla a partire da giugno. Altresì stabiliva di utilizzare la percentuale spettante per finanziare diversi interventi in materia di turismo».

Tra i progetti da sviluppare: itinerari tematici, ristrutturazioni e adeguamento delle strutture destinate alla fruizione turistica, sviluppo di punti di accoglienza e informazione. Vista la crescente vocazione turistica sommarivese, il Comune aveva inserito anche interventi destinati alla formazione e all’aggiornamento delle figure professionali operanti nel settore turistico, con particolare attenzione allo sviluppo dell’occupazione giovanile.

«I proventi sono talmente bassi», conferma Torasso, «da non giustificare investimenti importanti. E questo vale per tutti i Comuni di piccole dimensioni. Resta da potenziare l’offerta turistica e in questa direzione il nostro Comune si muove da tempo. Diverse iniziative sono state realizzate, altre sono in progetto». Sommariva offre, infatti, molte strutture e servizi: un centro sportivo polivalente, un grande parco verde meta di turisti; un hotel a 4 stelle, una casa di riposo accogliente e all’avanguardia nei servizi alla persona; un’area di sosta per i camper, un centro per i giovani e le famiglie, aziende agrituristiche e ristoranti; appuntamenti tutto l’anno oltre a percorsi tematici lungo il centro storico. Completano l’offerta gli itinerari naturalistici e storici e gli appuntamenti culturali di qualità, proposti dal centro culturale San Bernardino e dalle altre associazioni attive in paese. Ma sempre attingendo da altre risorse.

Fulvio Lovisolo  

Stesse tariffe per il 2013 

CANALENella sua ultima seduta il Consiglio comunale canalese ha confermato, per il 2013, le tariffe relative all’imposta di soggiorno, istituita dal 1° giugno 2012, a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul territorio.

Per i pernottamenti con costi fino a 30 euro l’imposta resta di 0,50 euro a notte, per i pernottamenti da 30 a 300 euro di 1,50 euro e per quelli oltre i 300 euro l’imposta è di 2,50 euro.

Negli ultimi sei mesi del 2012 era previsto in bilancio un gettito di circa 20.000 euro; le riscossioni al 31 dicembre 2012 sono state invece di 9.562,74 euro.

Frutto dei circa 6.370 pernottamenti denunciati dalle sei strutture ricettive, tra agriturismi e alberghi, in Canale e Valpone, che ricadono tutte nella fascia B, ovvero fra i 30 e i 300 euro. Per il 2013 è stato previsto un gettito di 24.000 euro; destinato a finanziare interventi a promozione delle strutture ricettive e altri per migliorare la fruizione e il recupero dei beni culturali e ambientali della zona. Tra i sogni nel cassetto canalesi, annuncia il presidente dell’Enoteca del Roero Luciano Bertello, ci sarebbe anche «un dehors per il cortiletto dell’enoteca», funzionale sia alla sala congressi che al ristorante. Elena Chiavero

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