Fratelli d’Italia: ecco come si taglia la Tares

ALBA In vista della riunione della terza Commissione consiliare prevista per oggi, giovedì 23, e del Consiglio comunale di martedì 28 maggio, nel quale verranno ridefiniti il bilancio di previsione 2013 e le tariffe della Tares, i rappresentanti locali del partito Fratelli d’Italia Emanuele Bolla (coordinatore), Domenico Boeri e Giulio Abbate (nella foto sottostante) hanno presentato in Municipio un dossier contenente una serie di proposte finalizzate a contenere gli aumenti in bolletta che porterà la nuova tassa sui rifiuti.

La Tares è il Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che ha mandato in pensione la Tarsu. Introdotta dal decreto legge “salva Italia” 201 del 2011 per finanziare il servizio integrato di raccolta e smaltimento rifiuti ed entrata in vigore lo scorso gennaio, la Tares prevede un nuovo meccanismo di calcolo basato non solo sui metri quadrati dell’immobile soggetto a imposta ma anche sul numero delle persone che lo abitano. A ciò si aggiungono l’addizionale provinciale, da applicare nella misura del 5 per cento, e la maggiorazione statale introdotta per coprire i costi dei servizi indivisibili (tra cui la manutenzione delle strade e l’illuminazione pubblica), che i comuni possono alzare dai 30 centesimi di euro per metro quadrato di legge fino a 40 centesimi di euro e che, nel capoluogo delle Langhe, l’Esecutivo di Maurizio Marello ha portato (per ora) a 36 centesimi di euro.

Secondo le simulazioni di calcolo realizzate da Fratelli d’Italia e anticipate in QUESTO ARTICOLO, gli aumenti andranno dal 50 per cento a oltre il 100 per cento e colpiranno tutti i contribuenti, dal cittadino che vive da solo, alle famiglie numerose fino ad arrivare alle attività commerciali. Il servizio completo sul numero di Gazzetta d’Alba in edicola martedì 28 maggio.

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