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Meo Delpero, il pittore viandante

LA STORIA C’è un anziano – giovanissimo – signore di 79 anni che da più di metà della sua vita ha deciso di vivere senza automobile e si sposta utilizzando i mezzi pubblici, la bicicletta e le sue gambe. Nonostante il suo lavoro da operaio Fiat o proprio per questo. Da quando è andato in pensione, 20 anni fa, vive tra Torino, dove ha lavorato per tutta la vita e dove risiedono i suoi figli, e Monteu, paese di origine della sua famiglia, dove si trasferisce per intere settimane, trovando ispirazione per dipingere e fotografare i paesaggi e la natura.

Si chiama Bartolomeo Delpero e grazie all’interessamento dell’associazione BelMonteu ha aperto un piccolo atelier d’arte, che è anche la sua dimora, dove espone i lavori e allestisce mostre: uno spazio a impatto zero, nel centro di Monteu, appena sotto il castello. A impatto zero perché l’alloggio è sprovvisto di riscaldamento: in inverno basta vestirsi molto e tenersi in forma andando a fare lunghe passeggiate e pulizia dei sentieri tra le Rocche.

Capita nella bella stagione che Meo parta da Torino e raggiunga Monteu in bici. A 79 anni. Ma soprattutto camminare per lui è una quotidiana attività di spostamento: da Torino il pullman Gtt lo scarica a Montà e da qui Meo si incammina con zaino da escursionista e l’inseparabile macchina fotografica sul sentiero S1, che collega Montà a Monteu, passando per Santo Stefano e più di 8 chilometri di boschi silenziosi. Con l’afa o con la neve.

Gli stessi boschi battuti qualche secolo prima da un altro Delpero, il famigerato brigante che vagava per furti e rappresaglie a danno di contadini inermi. Questa bizzarra abitudine da viandante del nostro tempo per Meo si trasforma in una privilegiata attività di osservazione della natura: miriadi di scatti a insetti minuscoli e visibili soltanto a chi si concede il tempo per guardare, fiori rari e delicati, alberi e colossi vegetali che si animano come giganti verdi, tronchi che diventano sculture, temporali e fulmini che deflagrano nei suoi acquerelli conturbanti.

La vita lieve e sommersa della natura Meo riesce a catturarla nei suoi scatti o a interpretarla con i pennelli: è il dono dell’artista, che lo accompagna da sempre nella sua vita avventurosa. E il suo tempo dilatato lo offre volentieri a chi è di passaggio a Monteu per scoprire i sentieri o come guida per i bambini delle scuole. Con i suoi comportamenti a basso impatto ambientale e in empatia con la natura Meo è un virtuoso esempio anche per chi ha gambe giovani e arzille, ma non il fuoco estroso che lo mantiene ragazzo!

Olga Scarsi

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