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I numeri dell’8 per mille alla Chiesa cattolica

ALBA È ormai noto che i cittadini contribuenti possono esprimere la loro partecipazione alle necessità della Chiesa cattolica italiana indicandola come destinataria della quota dell’otto per mille del gettito Irpef, secondo le disposizioni dell’art. 47 della legge n. 222/1985. La somma che risulta destinata alla Chiesa cattolica viene trasmessa dallo Stato alla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), che la utilizza «per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo» (art. 48). Ogni anno la Cei affida alle singole Diocesi una somma da utilizzare per le necessità locali di culto e pastorale e per le attività caritative.

Gli importi messi a disposizione della diocesi albese per l’esercizio 2012 sono stati rispettivamente di euro 510.651,84 per il capitolo “culto e pastorale” ed euro 410.117,60 per il capitolo “interventi caritativi”. Nell’assegnazione si è tenuto conto dei progetti diocesani e di quelli presentati dai vari uffici pastorali, delle richieste di contributo pervenute da parrocchie e da associazioni, delle quote dovute a enti ecclesiastici interdiocesani e regionali, di necessità e urgenze varie.

Nella riunione del 28 maggio, il Consiglio diocesano per gli affari economici, presieduto da mons. Vescovo, ha approvato il Rendiconto relativo al 2012, che è possibile consultare integralmente sul sito della diocesi (www.diocesidialba.it) e che sarà pubblicato sulla Rivista diocesana. Fedeli allo spirito di trasparenza e corresponsabilità, ne forniamo un’ampia sintesi anche sui settimanali locali. Oltre che garanzia di correttezza nell’amministrazione, il rendere conto vuole essere espressione di riconoscenza a quanti con la loro firma in occasione della dichiarazione dei redditi contribuiscono al mantenimento delle strutture e alla realizzazione delle attività di culto e di pastorale e rendono possibile il sostegno a persone e famiglie bisognose che si rivela particolarmente urgente in questo periodo di crisi.

Esigenze di culto e pastorale
Per la conservazione o restauro di edifici di culto e altri beni culturali ecclesiastici sono stati erogati complessivamente oltre 170.000 euro (in alcuni casi come contributo per l’ammortamento di mutui): Montà, Castagnole “San Bartolomeo”, Alba “San Giovanni”, Alba “Divin Maestro”, Feisoglio, Gottasecca, Castagnito “San Giovanni”, Pollenzo, Gorrino-Todocco, Niella Belbo, Cripta dei Vescovi in Cattedrale. La manutenzione straordinaria di case canoniche e locali di ministero pastorale ha assorbito circa 150.000 euro: Sommariva frazione San Giuseppe, Alba “Cristo Re”, Barolo frazione Vergne, Montelupo, Guarene frazione Vaccheria, Alba frazione San Rocco Cherasca, Vescovado. Agli Uffici Pastorali (giovani e vocazioni, catechesi, liturgia, musica sacra, famiglia, cultura, lavoro, ecumenismo, salute…) sono stati erogati circa 40.000 euro, e 15.000 euro sono destinati alle spese per la visita pastorale in corso. Al Seminario diocesano è stato dato un contributo di 50.000 euro, mentre 8.000 euro sono stati utilizzati per i nostri missionari fidei donum, euro 4.000 circa per la formazione permanente dei sacerdoti e dei diaconi ed euro 5.000 per la sistemazione di alcuni archivi parrocchiali.

Ci sono stati poi i contributi agli organismi interdiocesani e regionali che vengono sostenuti proporzionalmente dalle Diocesi (Conferenza episcopale piemontese, Facoltà teologica, Seminario interdiocesano, Istituto superiore di scienze religiose, Studentato teologico interdiocesano), per un ammontare complessivo di oltre 63.000 euro. Infine, sono stati dati contributi per un totale di euro 7.700 alle seguenti Associazioni: Famigliarmente, Il Tavoletto, Forum Provinciale Associazioni Familiari, Ente Sordomuti.

Interventi caritativi
Le somme di questo capitolo sono state utilizzate nel modo seguente: euro 160.000 sono stati dati alla Caritas diocesana che li ha utilizzati per prestazione di servizi, sovvenzioni a famiglie e persone in necessità, contributi ad associazioni; euro 10.000 per la pastorale in carcere; euro 15.000 per la pastorale dei nomadi; alla Migrantes è stato erogato l’importo di euro 30.000. Una parte dei fondi a disposizione è stata utilizzata per il miglioramento delle strutture allo scopo di poter offrire servizi migliori, e precisamente 50.000 euro per il Centro di Prima Accoglienza e 10.000 circa per il Centro Bakita, ambedue in Via Pola.

Per l’integrazione delle rette di alcuni sacerdoti in casa di riposo sono stati impiegati circa 17.000 euro e per interventi diretti a persone bisognose euro 7.000. Alle otto Vicarie sono stati erogati complessivamente 65.000 euro per i centri di ascolto e 20.000 euro a nove parrocchie per attività di sostegno a ragazzi particolarmente bisognosi di assistenza. Completano il quadro i seguenti contributi: euro 6.600 per i terremotati di Cavezzo (a integrazione di quanto raccolto dalla Caritas), euro 10.000 all’Associazione Aurora, euro 5.000 alla Fondazione San Martino, euro 5.000 all’Associazione Emmaus.
Don Giancarlo Gallo, Vicario generale

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